SOLIDARIETA’ AL FASSBINDER

Come progetto Guernica, portiamo la nostra solidarietà al Fassbinder che quest’oggi è stato colpito dall’ennesimo atto repressivo da parte di una giunta , appena insediata, che vuole una città dove l’autogestione, il rapporto libero e sano tra le persone non sono ammessi. Al posto di queste solo più polizia, telecamere, controllo sociale. Lo sgombero del Fassbinder, come lo sgombero del Guernica, non fermerà il vento dell’ autogestione che continuerà a soffiare per riappropiarsi degli spazi lasciati al degrado e alle speculazioni . Non è sgomberando un posto fisico che ci fermeranno, noi siamo convinti di essere dalla parte giusta, dalla parte di chi ha deciso di non lasciarsi schiacciare dal peso della crisi, da chi offre un alternativa al modello securitario che ogni giunta, dal centro-destra al centro-sinistra, propone.
Le idee non si sgomberano, il Fassbinder era un punto di ritrovo per chi a Sassuolo si rifiutava di adeguarsi al modello poliziesco che Caselli vuole creare, era un pezzo di storia della Sassuolo che voleva cambiare, decidere della propria vita autonomamente.
Come Guernica esprimiamo solidarietà al Fassbinder, e diciamo a tutti che la lotta per gli spazi sociali è appena iniziata.

 

GUERNICA

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Il Guernica non si ferma! Guernica è necessario per Modena!movimenti

Tantissime realtà hanno portato solidarietà all’esperienza dello Spazio Antagonista Guernica durante un’assemblea pubblica cittadina partecipata da un centinaio di persone che, oltre a rappresentare un’ulteriore tappa di costruzione del progetto, ha rilanciato in avanti per una manifestazione teritoriale con partenza in Largo Sant’Eufemia alle 16 di sabato 16 gennaio, quando il Guernica riprenderà parola in città.

Circa 6000 persone hanno attraversato in questi mesi l’ex concessionaria della Ford occupata, per partecipare ad iniziative politiche e culturali, dimostrando la necessità che Modena, città sempre più desertificata dalla deriva securitaria in stile cofferatiano che il sindaco Pighi sta generando in termini di ordinanze (come quella recentissima che proibisce di consumare alcool al di fuori dei locali). E tanti e tante hanno contribuito a crearvi e organizzarvi ogni genere di iniziativa.

I tanti interventi delle realtà che hanno partecipato, direttamente o in maniera complice, all’esperienza di autogestione hanno espresso solidarietà massiccia ai denunciati per l’occupazione e ricordato le numerose iniziative che vi si sono svolte. Discussioni sulle tematiche di genere, e in particolare contro l’omofobia, a cui hanno partecipato oltre all’Asse.Donna anche Arcigay Modena e Antagonismo Gay; creazione di lotte cittadine come quelle portate avanti dal Collettivo Studentesco Modenese a proposito del caro-biglietti contro l’ATCM Modena o contro la riforma Gelmini; lo Sportello dei Diritti per lavoratori e migranti ha cui ha partecipato anche R.d.B.; il Laboratorio di Fotografia che stava per nascere e che nascerà comunque al Laboratorio S.CO.S.SA. di via Carteria 50; ma hanno preso la parola anche il Laboratorio Occupato Crash! di Bologna, il Collettivo Universitario Autonomo di Bologna, il Comitato noCave di Piumazzo contro le devastazioni ambientali, il periodico d’informazione multimediale Alkemia, Rifondazione Comunista, Rete 28 Aprile, ma anche alcune persone di ritorno dal Cairo ( e dalle violenze della polizia egiziana) della delegazione italiana alla Gaza Freedom March.

Le istituzioni della città ormai capitale degli sfratti d’Italia, epicentro speculativo in tempo di crisi, in puro spirito bipartisan non hanno avuto altra risposta al di fuori dello sgombero e della ripetizione ossessiva a mezzo stampa del concetto di legalità, in contrapposizione all’esperienza di autogestione e cooperazione sociale dal basso rappresentate dal Guernica. Ma della legalità che permette riforme assassine come quelle della scuola, derive securitarie, equiparazione della clandestinità a reato, di truccare bandi a favore delle varie mafie sparse sul territorio, i vari interventi (circa 20) che si sono succeduti hanno tenuto di non sapere che farsene, rivendicando, in contrapposizione, il fatto di essere illegali. Il problema non è quello sollevato sul fatto di essere o meno una associazione, ma è un problema di compatibilità con le istituzioni che governano la città.

I Centri Sociali in Italia sono sempre di più uno dei pochi elementi di ricomposizioni di lotte, creazione di senso e conflitto, incontro di generazioni e di produzioni di vita alternativi, in un contesto sociale dominato da razzismo e sessismo. Spazi restitutiti alla città, che poi non può più farne a meno!

Bisogna ribadire ancora una volta che il Guernica è necessario per Modena!

Appuntamento per Sabato 16 gennaio, ore 16, Largo Sant’Eufemia (Modena)

Per chi volesse partire da Bologna: appuntamento ore 14 in Stazione Centrale

 guarda il video:

http://www.youtube.com/watch?v=rzWkrqgyCeA

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GIORNATA DI MOBILITAZIONE, LOTTA PER IL GUERNICA

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ASSEMBLEA PUBBLICA CITTADINA 13/01/10

MERCOLEDI 13/1 ASSEMBLEA PUBBLICA CITTADINA

 

Presso, l’istituto storico della resistenza di Modena, via Ciro Menotti 137

ore 21,00

 

in preparazione alla giornata di mobilitazione

 

"NON STARE A GUARDARE, LOTTA PER ILGUERNICA"

 

del 16 gennaio.

 

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COL GUERNICA AL FIANCO DELLE LOTTE

Riportiamo qui a seguito tutti i comunicati di solidarietà giunti e che continuano ad arrivare al GUERNICA dopo lo sgombero: 

 

Solidarietà allo spazio antagonista Guernica!
Apprendiamo dai compagni e dalle compagne dello spazio antagonista Guernica di Modena come dalle prime ore di questa mattina sia stato eseguito lo sgombero dello spazio occupato per mano delle forze dell’ordine. Come Network Antagonista Torinese non possiamo che innanzitutto esprimere la nostra fraterna solidarietà, sicuri che nonostante la soluzione manu militari scelta dall’amministrazione cittadina, ciò non porterà a quanto gli sceriffi cittadini sperano, Guernica continuerà nella costruzione della sua progettualità politica antagonista, Guernica saprà riappropriarsi di quel che gli è stato sottratto!

Lo sgombero di Guernica fa tornare a galla questioni problematiche, bisogni rintanati, nodi aperti rintracciabili diffusamente sui territori del nostro paese, da Modena a Palermo, da Torino a Catania. Nella miseria di un ceto politico lontano anni luce dalla realtà che lo circonda, dai bisogni reali delle persone che abitano e vivono nelle nostre città, ci si imbatte sovente nella povertà di politicanti che non sanno che propinare risposte securitarie dinnanzi a soggetti sociali che sfuggono al loro controllo, che aprono contraddizioni anche dentro il teatrino della politica istituzionale, che irriducibilmente si opponogono allo stato di cose presenti, alla crisi che attanaglia ogni aspetto delle nostre vite. A Modena, come, per certi versi, riscontrato anche a Torino con il sindaco Chiamparino, l’amministrazione comunale del Pd rincorre la destra che aizza e chiede (presunto e soprattutto: per chi?) ordine e sicurezza. Partito Democratico pallido e inconsistente, che nella città emiliana sceglie la via del silenzio, delegando alla questura ogni compito, riducendo il tutto ad una questione di ordine pubblico! Ma Guernica in un mese è mezzo di occupazione ha saputo esprimere altro, catturando quei bisogni e quei desideri, soprattutto dei giovani modenesi, che altrimenti non avrebbero trovato modo di esprimersi! Guernica come spazio sociale aperto alla città, a tutti coloro necessitino di un posto dove poter trovare e manifestare un modo altro di fare politica, fuggendo dalla facili sirene istituzionali, costruendo percorsi collettivi dal basso ed autorganizzati, ma anche di uno spazio comune dentro il quale sperimentare percorsi sociali e aggregativi altri, non catturati dal dominio del culturame mercificato.

Come compagni e compagne di Torino ribadiamo la nostra solidarietà, certi che i compagni di Modena non si lasceranno intimidire dallo sgombero, che sapranno continuare ed riprodurre senza soste un progetto politico antagonista del quale Modena, l’ha dimostrato la partecipazione e l’entusiasmo riscontrato durante il mese e mezzo di occupazione, ha assoluto bisogno. Non un passo indietro.

Network Antagonista Torinese
csoa Askatasuna – csa Murazzi – Collettivo Universitario Autonomo – Kollettivo Studenti Autorganizzati

Crash, solidarietà con il Guernica Questa mattina è stato sgomberato lo spazio occupato Guernica di Modena. Uno spazio importante per il suo territorio che in un solo mese di attività e occupazione aveva saputo farsi interprete dei bisogni sociali e culturali di parte della città. Dal Lab Crash! esprimiamo incondizionata e attiva solidarietà. Conosciamo i territori della nostra regione e sappiamo quanto oggi sia necessario aprire spazi pubblici e costruire dal basso protagonismo sociale. Le tendenze politiche e culturali che stanno attraversando l’emiliaromagna ci parlano di un pericoloso aumento di consenso verso partiti intolleranti e xenofobi come la Lega Nord e di nuove emersioni di fascisti più o meno organizzati pronti ad aggredire o a fare propaganda neofascista.

Crediamo che l’unica reale risorsa a questa deriva siano esprienze di autogestione come quella sperimentata in queso mese dal centro sociale Guernica, un luogo dove pezzi di città hanno avuto modo di confrontarsi e progettare insieme iniziative pubbliche dedicate a diversi temi di interesse collettivo: dal sostegno ai comitati in lotta per la difesa dell’ambiente fino alla costruzione di laboratori culturali aperti a tutti e tutte.

Dopo anni di occupazioni e sgomberi abbiamo imparato quanto la forza delle nostre idee e l’intransigenza nel portare avanti i nostri progetti sociali sia un vero polo magnetico per quell’altra città che vogliamo costruire, abbiamo incontrato amici con cui continuare la lotta e costruire rete sociale e ad ogni sgombero abbiamo solo aggiunto altra forza e solidarietà verso la nostra esperienza di autogestione.

Bologna prende oggi la direzione giusta insieme al Lab Crash!, la direzione della solidarietà e del sostegno attivo al Guernica!

Laboratorio Crash!

Non potete fermare il vento, gli fate solo perdere tempo…

Questa mattina i territori emiliani hanno visto l’ennesimo atto repressivo da parte di un sindaco-sceriffo del Partito Democratico. A Modena è stata sgomberata manu militari l’esperienza del Guernica, uno spazio sociale antagonista che da più di un mese e mezzo aveva fatto vivere nella città bisogni e desideri che né il Comune né i privati possono garantire né soddisfare.


Migliaia di persone hanno attraversato quel luogo, lasciato abbandonato al degrado grazie alla speculazione, creando cultura, arte, socialità e politica dal basso.


A chi giustifica uno sgombero parlando di legalità, la risposta migliore è l’enorme legittimità sociale che si è dimostrata in queste settimane per l’opzione antagonista nei territori, per il protagonismo sociale e le lotte che, in questa fase di crisi, rappresentano l’unica risposta possibile all’impoverimento generalizzato e alle barbarie del razzismo e del sessismo.


Il S.a.o. Guernica ha portato aria nuova e pura per Modena, è non è certo con uno sgombero che si può fermare il vento! La miopia delle amministrazioni, incapaci di dialogare con le istanze sociali, delegando alle questure la soluzione delle questioni poste a tutta la città da un’esperienza come quella del Guernica, non ci spaventa: Indietro non si torna!


Più determinati che mai, al vostro fianco verso la conquista di un nuovo Guernica!


Collettivo Universitario Autonomo (Bo)

 

Solidarietà ai compagni e alle compagne di Modena Questa mattina un ingente schieramento di forze dell’ordine ha sgomberato il nuovo spazio sociale di Modena, occupato da oltre un mese e mezzo. Il tentativo di chiusura degli spazi sociali e’ ormai consueto di questi tempi per le amministrazioni cittadine e per le forze repressive. Da Torino a Palermo ,da Catania e Ragusa fino a Modena in una fase di crisi economica senza precedenti si prova ad eliminare ogni forma di alterita’, di spazi di aggregazione e di antagonismo presenti nei territori. Ai compagni e alle compagne di Modena la nostra solidarieta’ e la nostra vicinanza, sicuri che non sara’ certo uno sgombero a fermare il percorso di lotta dei compagni a Modena come in tutto il paese.

Antagonisti Palermo
ExKarcere – Spazio Occupato Anomalia – Collettivo Universitario Autonomo

 

COMUNICATO STAMPA

A natale sono tutti più buoni ma dopo l’epifania

tutto ritorna come prima!

Nella nostra città oggi 7 gennaio 2010 si è consumato un altro sgombero, si chiude l’esperienza dello spazio (fisico) autogestito Guernica ma, i modenesi devono sapere che non si può sfrattare un’idea, un’esperienza che ha coinvolto migliaia di giovani e non, che ha creato i presupposti di sperimentazioni sociali e politiche, realizzate con scarse risorse economiche, con tanta creatività e protagonismo.

Gli spazi sociali sono da sempre la valvola di sfogo di tutte le società più civili e progredite; i paesi del nord Europa da oltre 50 anni favoriscono queste pratiche perché utili a un diverso approccio verso il degrado. Nei paesi "civili" si fa di tutto per attirare le persone in questi ambiti perchè idonei ad evitare isolamento e contrasti sociali, soprattutto nei giovani e negli emarginati.

A Modena oggi, come 50 anni fa, non ci sono alternative alla massificazione cerebrale operata dalla televisione e dalla politica istituzionale, che offre solo cattivi esempi alle nuove generazioni, il Guernica era una possibile risposta ed è stata sgomberata.

A Modena si preferisce la repressione e il controllo sociale:

Ø alla possibilità di immaginare e di praticare relazioni umane all’insegna della collaborazione e del rispetto;

Ø alla possibilità di riappropriarsi di quei diritti costituzionali come lo studio o il lavoro, che le istituzioni locali o il governo centrale non garantiscono più;

Ø alla possibilità di avere un luogo per esprimere il proprio disagio e per trovare le risposte che la scuola e la società non sanno dare;

Ø ai laboratori di studio e di creatività che costerebbero troppo se affrontati individualmente ai prezzi di mercato;

Gli spazi sociali sono una necessità con cui bisogna confrontarsi, servono alla società civile per la solidarietà e la crescita di tutti, per abbattere i costi della formazione scolastica ed extrascolastica, per condividere saperi e migliorare la qualità della vita.

Maria Tartaglia

Maria Tartaglia Delegata sindacale nazionale INPS

RdB/CUB Modena

e-mail maria.tartaglia@tin.it cell: 3478845024

 

Cari compagni del Guernica,

avete tutta la solidarietà sia di Alternativa Comunista che del Coordinamento Precari della Scuola.

 

PARTITO DELLA RIFONDAZIONE COMUNISTA

CIRCOLO "GRAMSCI" – Modena città

COMUNICATO STAMPA

Nuovo sgombero poliziesco nella Modena del PD:

No a Modena "terra di repressione"! Solidarietà ai compagni del "Guernica"!

Nella mattinata di oggi 7 gennaio 2010 polizia e carabinieri hanno sgomberato lo spazio antagonista "Guernica". Ai compagni che hanno animato quell’esperienza va la solidarietà del Partito della Rifondazione Comunista. Dopo lo sgombero di "Libera" nell’agosto 2008 ci risiamo: ancora una volta alla nascita di spazi sociali autogestiti che producono aggregazione sociale, formazione culturale ed artistica e dibattito politico si risponde con sgomberi.

Questa risposta del potere statale non ci sorprende, perché da comunisti abbiamo la memoria lunga e perché oggi in Italia più di 9mila persone subiscono procedimenti giudiziari per differenti azioni di lotta politica (blocchi, scioperi selvaggi, occupazioni di case o di centri sociali ecc.): in una società capitalista l’uso della forza o la minaccia di un suo utilizzo è usata per "convincere" la gente a stare con la testa china e per questo noi ci collochiamo con chiarezza contro la repressione ed il controllo sociale.

Saranno ora contenti Pighi, Marino e la maggioranza di centro-sinistra che fin da dicembre ha chiesto repressione: l’ordine di nuovo regna a Modena, la destra non potrà accusarli di "tollerare" i centri sociali e così (forse) alle prossime elezioni prenderanno tanti ma tanti "voti moderati" in più…

Rifondazione Comunista non ha niente da spartire con questi paladini dell’ordine, anche se si proclamano a gran voce democratici.

 

Francesco Giliani – segretario circolo PRC "Gramsci" di Modena

COMUNICATO STAMPA DELLA RETE 28 APRILE Modena –

AREA PROGRAMMATICA DELLA CGIL

Lo sgombero del Centro Sociale Guernica, avvenuto all’alba di oggi, segna un ulteriore arretramento della vita democratica e del livello di convivenza civile di questa città. Sottrarre spazi abbandonati al degrado e alla speculazione, per restituirli in forma di iniziativa autogestita alla collettività e ai giovani, è azione utile ed encomiabile. Ci siamo subito schierati al fianco dei ragazzi del Guernica, fin dalle prime ore della loro occupazione.

Oggi osserviamo con sdegno e preoccupazione allo spettacolo di forze antisommossa che "chiudono" il protagonismo sociale e giovanile, tentando di appesantire la cappa di conformismo e passività che pesa su questa città.

Sia le destre, che alcuni elementi dell’Amministrazione, si erano esibiti, nei giorni scorsi, nelle consuete declamazioni sulla "legalità".

Alla Giunta e alla Questura, diciamo che in un territorio totalmente in preda alle manie cementificatorie ad uso dei soliti circoli di potenti, è assurdo accanirsi contro una iniziativa civile di riuso urbano di un territorio abbandonato, come l’area su cui sorgeva il Guernica.

Se qualcuno vuole fare sfoggio di legalità, vada a mettere il naso nelle infinite catene di subappalti in cui si riciclano, qui, oggi, a Modena, i capitali mafiosi.

Destre e "democratici" si confermano interni alle stesse logiche, quando si tratta di bastonare la capacità di critica e di autorganizzazione della società civile.

Saremo dalla parte dei ragazzi del Guernica, se decidessero una nuova occupazione.

Giovanni Iozzoli – per la Rete 28 Aprile di Modena

 

ASSOCIAZIONE "MODENA POR CUBA"

ancora una volta a modena abbiamo assistito alla parata dei "robocop" in divisa e in pieno assetto antisommossa portare a termine lo sgombero di un centro sociale.
dopo "libera" adesso è toccato al "guernica" così come ad altri centri sociali nel resto d’italia.
verso chi vuole portare avanti spazi dove si fa politica,cultura e dibattito sociale sganciati da logiche di profitto e fuori dal "vuoto"quotidiano della società in cui viviamo, sembra che la sola soluzione sia creare un problema di ordine pubblico e di rispetto della legalità e successivamente lo sgombero in assetto di guerra.
lo stesso è toccato ai lavoratori , manganellati brutalmente, mentre chiedevano il rispetto dei loro diritti che "dovrebbero" essere sanciti dalla nostra costituzione.
anche sul concetto di legalità , che viene usato sempre dai forti contro i deboli e mai al contrario,si potrebbe discutere molto, a modena e non solo.
come associazione "modena por cuba" diamo la nostra piena solidarietà al collettivo del guernica.
hasta la victoria siempre.
ori lanfranco – associazione "modena por cuba".

Il GUERNICA deve avere uno spazio,
LIBERA deve avere uno spazio.
Gioved 7 gennaio stato sgomberato lo Spazio Sociale Autogestito Antagonista Guernica a cui va tutta la nostra solidariet.
Un altro spazio della citt di Modena ritorner al degrado ed alla desolazione cos come tuttora per la Casa Cantoniera di via Canaletto che occupammo nel 2005 e fu sgomberata dopo 16 giorni.
Con lo sgombero del Guernica stato ripristinato l’ordine di Stato e Capitale.
Il messaggio chiaro o ti affidi allo Stato ed alle sue leggi, a qualche mafia partitica, a qualche finanziamento europeo garantito dal politico di turno, oppure ti iscrivi alla camera di commercio, apri partita iva e diventi impresa economica.
Una socialit libera e non mercificata non prevista n tollerata dalla legalit del legislatore.
Il paradosso che mentre si sgomberano "pericolosi" luoghi di socialit c’ chi riesce ad affondare decine di navi cariche di rifiuti tossici e radioattivi, c’ chi riesce a sfruttare migliaia di migranti come schiavi, c’ chi riesce a spacciare ai propri soldati proiettili all’uranio impoverito, c’ chi non controlla vagoni a GPL che esplodono nelle stazioni e ci sarebbe tanto altro da rimarcare non ultima la legalit delle morti bianche sul lavoro.
La lezione quindi chiara, tutto ci che serve alla legge dello sfruttamento e del controllo sociale lecito ci che vi sfugge va eliminato, cio sgomberato.
La lotta per liberare nuovi spazi sociali e per difendere l’autogestione continua, il 31 dicembre abbiamo fatto un corteo notturno nel centro della citt per ribadire l’importanza di questi temi, non ci fermer di certo n la repressione, n l’assessore Marino.
Solidariet ai denunciati del Guernica e a tutti gli spazi sociali autogestiti sotto sgombero.
Spazio sociale Libera/Collettivo anarchico de "Gli Agitati".


Solidarietà viva,
alla volontà di autogestione,
alla voglia di riprendersi gli spazi che ogni giorno vengono tolti alla
collettività
e che sono espressione di una volontà che viene dal basso;
profondamente contrari a ogni forma di repressione,
da parte di un potere democratico che non vuole ascoltare i bisogni di
tutti
e continua con la logica di violenza degli sgomberi delle speculazioni
della dittatura securitaria.

COMPLICI CON CHI APRE SPAZI DI LIBERTA’
SOLIDALI CON CHI PER QUESTO VIENE COLPITO DALLA REPRESSIONE

Gruppo Anarchico Carpi

 

SOLIDARIETA’ AL S.A.O. GUERNICA DAL FASSBINDER DI SASSUOLO

In questa epoca di crisi umana, economica, sociale ed
ambientale, il capitale, attraverso i suoi apparati
periferici, cerca di polverizzare ogni realtà di libera
aggregazione allo scopo di disgregare tutto quel variegato
tessuto sociale che da sempre ha visto nascere tutti i
movimenti di liberazione popolare, favorendo il
tradizionalismo fascista incentiva inoltre la costruzione di
una società rigidamente gerarchizzata così che ognuno
sia
persuaso che la risposta a questo generalizzato malcontento
sia quella di restare immobile aspettando la soluzione dall’
alto.

L’ autogestione, con la bellezza delle sue eterogenee
espressioni, è tra le migliori risposte che si possano
dare
in questa siuazione perchè non si propone solo di essere
contro, ma crea socialità, aggregazione, e attività in
cui
ognuno si riprende ciò che la logica mercantile gli
sottrae:
la propria vitalità.

Il collettivo del c.s.a. R.W. Fassbinder esprime piena
solidarietà al Guernica perchè sappiamo molto bene
quanto
anche a Modena ci sia la necessità di altre esperienze
autogestionali dal momento che presto potrebbe essere
cancellata anche la nostra.

csa R.W. Fassbinder

 

GUERNICA

LE IDEE E I PROGETTI NON SI "ARRESTANO"

 

Il 7 Gennaio 2010 con un atto di forza della polizia è stato sgombrato il centro sociale autogestito GUERNICA.

 

In questi pochi giorni di "spazio liberato" circa 6000 persone hanno avuto modo di usufruire di concerti, presentazione di libri, laboratori di fotografia, di teatro, di computer, tutte cose proposte singolarmente ma fatte proprie dalla assemblea generale di gestione.

Questo spazio "reso improduttivo" dalla crisi capitalistica per noi doveva essere un luogo di aggregazione per studenti, precari, emarginati, disoccupati e per tutti quei lavoratori che questa crisi espelle continuamente dal ciclo produttivo.

Mettere a confronto le esperienze di tutti questi soggetti per noi rimane un obiettivo politico irrinunciabile.

Nessuno si deve illudere che con lo sgombero noi rinunceremo a portare avanti il nostro progetto di ricomposizione di classe.

Occupare è l’unica soluzione

che abbiamo in una città che non offre nessuno spazio per socializzare senza condizionamenti.

 

Noi riteniamo che in questi" spazi liberati" ci si possa e anzi ci si debba confrontare sulle condizioni di vita e di lavoro che questa società ha reso sempre più precarie , consapevoli che solo uniti possiamo essere artefici del nostro futuro.

 

 

Alcuni Frequentatori del GUERNICA

 

 

 

 

 

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GUERNICA AL FIANCO DELLE LOTTE

Modena: presidio informativo sabato 9 gennaio, contro lo sgombero del Guernica.

Dopo lo sgombero dello Spazio Antagonista Guernica l’appuntamento è alle 15.30 al Laboratorio Scossa (via Carteria 50, laterale di via Emilia, in centro a Modena), per un presidio informativo per le vie del centro città.

 

S.PAZIO A.NTAGONISTA O.CCUPATO GUERNICA

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SGOMBERATO IL GUERNICA

Modena- Sgomberato oggi lo spazio antagonista occupato guernica.

COSA  SIGNIFICA CHIUDERE GUERNICA?

6000 partecipanti a iniziative ludiche e culturali;
3 laboratori in partenza a gennaio di cui il primo di fotografia già allestito;
7 iniziative culturali tra le quali un laboratorio di approfondimento sulla questione del potere;
8 concerti già programmati tra gennaio e febbraio;
1 palestra popolare da realizzarsi nel capannone retrostante lo spazio finora utilizzato, della quale comunque erano già iniziati i primi allenamenti e si ponevano le basi per i corsi di difesa personale.

Una straordinaria esperienza di autogestione, che ha dimostrato come questo metodo di sia funzionale alla aggregazione per divertirsi in base a delle scelte di valore, in cui ognuna ed ognuno vengono valorizzati per le persone che sono e non classificati in base ai soldi che hanno in tasca.

Una innovativa forma di associazionismo spontaneo, aperto ai contributi dei frequentatori e, potenzialmente, del quartiere.

Un luogo per gli studenti, i precari, i lavoratori delle più diverse categorie che lì imparavano a collaborare insieme per una esperienza di gioia e condivisione.

Un polo culturale per proporre momenti di riflessione critica utili alla crescita politica e sociale del contesto cittadino tutto.
Questo era, è e sarà il GUERNICA, perché non ci fermeremo.

Abbiamo visto direttamente l’interesse che la nostra proposta suscita, perché sono migliaia i nostri concittadini che non si sono spaventati per il freddo di questo periodo e sono venuti in un luogo senza riscaldamento, ma gestito in modo volontario e gratuito, partecipato e autogestito. Forse proprio grazie a quel  calore umano che si chiama passione per costruire il futuro!
Questo spazio, grazie allo sgombero poliziesco voluto dai nostri governanti, è ora lasciato in stato di abbandono senza nessuna funzione se non quella di riportare degrado  nel quartiere.
L’autogestione, con o senza beneplaciti da parte dei politici locali, è la palestra per la responsabilità sociale, la strada per comprendere come il bene comune si eserciti come sforzo collettivo verso un obiettivo condiviso: questo è stato, è e sarà il Guernica!

Una canzone di De Andrè, poco ascoltata durante le celebrazioni di questo cantautore ribelle, la “Canzone del Maggio” che era quello del ’68, recitava:

voi non potete fermare il vento, gli fate solo perdere tempo
voi non potete fermare il vento, gli fate solo perdere tempo!

Dunque l’appuntamento con il Guernica è solo rimandato …

IL PROGETTO NON FINISCE E NON TERMINA QUI!

 
COME LA CITTÀ DI GUERNICA, ANCHE LO SPAZIO ANTAGONISTA RISORGERA’!!

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AGGIORNAMENTO DALL’ EGITTO 4

La manifestazione si è conclusa in questo momento. Me l’ha appena comunicato Flavio.
Questo il sms
"Fuori tutti manifestazione conclusa. Suyccesso. Un buon lavoro… Bilancio Feriti 1 ferita al naso. 1 ginocchio gonfio per trascinamento e 1 svenimento"

 

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COMUNICATO E INIZIATIVA SABATO 2 GENNAIO IN CENTRO A MODENA

Sabato dalle 16.30 saremo sotto al portico del collegio con un banchetto
informativo e comunicativo.Riteniamo necessario informare la città di
quello che è e sta facendo il Guernica e della politica repressiva che
Pd-Pdl e polizia stanno ingiustificatamente stanno attuando nei nostri
confronti. Partecipate!!

A seguire il nostro comunicato
MODENA NON E’ UN PAESE PER GIOVANI

"Modena non è una città x giovani teste pensanti!" Questo hanno deciso i
vecchi parrucconi e i (non più) giovani rampanti di partito che ci
governano.
Dopo un mese e mezzo di vita dello SPAZIO ANTAGONISTA GUERNICA, siamo
giunti a questa conclusione perché, nonostante le nostre aperture e i
programmi sociali alla luce del sole, la risposta dell’asse PD-PDL è
stata, dal primo un silenzio ottuso e una chiusura ermetica al dialogo
(alla faccia della democrazia), e dall’altro i soliti proclami
demagogici e populisti alla legalità privi di qualsiasi analisi
politica. La "questione" è stata lasciata completamente nelle mani della
Questura, come se fosse un semplice problema di ordine pubblico, la
quale, ovviamente, ha iniziato il suo iter arrivando in questi giorni
alla chiusura dell’acqua e luce (tentata)
Perché liquidare lo spazio GUERNICA come se fosse il male assoluto della
città quando questo luogo ha visto passare migliaia di modenesi, e non,
che qui hanno trovato quello che Modena non offre?
Abbiamo organizzato, e continueremo a farlo, eventi culturali su
associazioni e partiti di estrema destra, i quali cavalcano la crisi per
fomentare la paura del diverso, iniziative contro l’omofobia, dibattiti
sugli scempi ambientali e collusioni mafiose.

Al GUERNICA hanno trovato spazio gli studenti che, a causa dei tagli ai
laboratori effettuati dalla riforma Gelmini, non riescono più ad
integrare lo studio teorico con quello pratico. Qui hanno realizzato un
laboratorio di fotografia e una sala studio totalmente autogestiti.
Inoltre a metà gennaio partirà un corso di teatro che finirà con uno
spettacolo autorganizzato.
Senza dimenticare le persone che in questo periodo di crisi sociale
hanno grandi difficoltà economiche. Al Guernica hanno potuto usufruire
di serate ed eventi musicali a bassissimo costo e tantissimi gruppi e dj
locali hanno trovato lo spazio per esibirsi, cosa quasi impossibile a
Modena dove regna una lobby del divertimento.

In appena un mese e mezzo di occupazione, e senza l’intervento delle
forze dell’ordine, il giro di prostituzione presente nel quartiere si è
spostato. Questa è l’ennesima dimostrazione che il degrado non si
combatte con telecamere e polizia ma facendo vivere i posti che il
Comune e la Questura vogliono invece lasciare vuoti.

A fronte di tutto questo ci chiediamo perché sgomberare, senza alcun
dialogo, una realtà sociale necessaria (i fatti lo dimostrano!!) per
fare tornare questo luogo al degrado e all’abbandono? Perché non c’è
nessun progetto di riqualificazione o di riutilizzo ma solo una gran
paura, da parte dei nostri politicanti, nei confronti dei giovani. Una
paura dettata dalla lontananza di costoro dalla nostra vita reale.
Perciò ribadiamo la necessità di continuare a far vivere il GUERNICA. E
se l’unica risposta che avremo sarà la repressione poliziesca sappiate
che non ci fermeremo perché i modenesi lo hanno dimostrato:

MODENA HA BISOGNO DI UNO SPAZIO SOCIALE!

NON UN PASSO INDIETRO! GUERNICA al fianco delle lotte

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AGGIORNAMENTO DALL’EGITTO 3

CAIRO ORE 11,00

Scontri e feriti al Cairo

La situazione in Egitto per le delegazioni che dovevano partecipare alla Gaza Freedom March sta peggiorando notevolmente. Già da ieri sera l’aria si è fatta più pesante e la pressione della polizia sempre più forte. Questa mattina è stata organizzata una manifestazione a sorpresa dalle delegazioni dei diversi paesi che avrebbero dovuto partecipare alla marcia di solidarietà Internazionale lanciata dall’associazione Code Pink ad un anno dalla terribile operazione Piombo Fuso attuata dall’esercito israeliano contro il popolo palestinese. Il corte, indetto dalla Gaza Freedom March, era appena partito dal museo egizio del Cairo quando è stato violentemente aggredito dalle forze di polizia egiziane che si sono scagliate sulle persone con bastoni e picchiando alla cieca. Le prime linee sono state brutalmente buttate a terra, anche le donne, e poi picchiate. Tra i manifestanti si contano diversi feriti, ma per fortuna nessuno grave. Due donne italiane risultano ferite al volto.

In quello per i giornali di Modena aggiungerei "Mirca Garuti e Flavio Novara dell’associazione Alkemia di Campogalliano e Goretta Bonacorsi del Gruppo Palestina Modena sono fortunatamente rimasti illesi"

La polizia continua però ad accerchiare i manifestanti che temono delle nuove cariche. In questo momento sono bloccati in un angolo della piazza del museo ed attendono il divenire della situazione.

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