Il Guernica non si ferma! Guernica è necessario per Modena!movimenti

Tantissime realtà hanno portato solidarietà all’esperienza dello Spazio Antagonista Guernica durante un’assemblea pubblica cittadina partecipata da un centinaio di persone che, oltre a rappresentare un’ulteriore tappa di costruzione del progetto, ha rilanciato in avanti per una manifestazione teritoriale con partenza in Largo Sant’Eufemia alle 16 di sabato 16 gennaio, quando il Guernica riprenderà parola in città.

Circa 6000 persone hanno attraversato in questi mesi l’ex concessionaria della Ford occupata, per partecipare ad iniziative politiche e culturali, dimostrando la necessità che Modena, città sempre più desertificata dalla deriva securitaria in stile cofferatiano che il sindaco Pighi sta generando in termini di ordinanze (come quella recentissima che proibisce di consumare alcool al di fuori dei locali). E tanti e tante hanno contribuito a crearvi e organizzarvi ogni genere di iniziativa.

I tanti interventi delle realtà che hanno partecipato, direttamente o in maniera complice, all’esperienza di autogestione hanno espresso solidarietà massiccia ai denunciati per l’occupazione e ricordato le numerose iniziative che vi si sono svolte. Discussioni sulle tematiche di genere, e in particolare contro l’omofobia, a cui hanno partecipato oltre all’Asse.Donna anche Arcigay Modena e Antagonismo Gay; creazione di lotte cittadine come quelle portate avanti dal Collettivo Studentesco Modenese a proposito del caro-biglietti contro l’ATCM Modena o contro la riforma Gelmini; lo Sportello dei Diritti per lavoratori e migranti ha cui ha partecipato anche R.d.B.; il Laboratorio di Fotografia che stava per nascere e che nascerà comunque al Laboratorio S.CO.S.SA. di via Carteria 50; ma hanno preso la parola anche il Laboratorio Occupato Crash! di Bologna, il Collettivo Universitario Autonomo di Bologna, il Comitato noCave di Piumazzo contro le devastazioni ambientali, il periodico d’informazione multimediale Alkemia, Rifondazione Comunista, Rete 28 Aprile, ma anche alcune persone di ritorno dal Cairo ( e dalle violenze della polizia egiziana) della delegazione italiana alla Gaza Freedom March.

Le istituzioni della città ormai capitale degli sfratti d’Italia, epicentro speculativo in tempo di crisi, in puro spirito bipartisan non hanno avuto altra risposta al di fuori dello sgombero e della ripetizione ossessiva a mezzo stampa del concetto di legalità, in contrapposizione all’esperienza di autogestione e cooperazione sociale dal basso rappresentate dal Guernica. Ma della legalità che permette riforme assassine come quelle della scuola, derive securitarie, equiparazione della clandestinità a reato, di truccare bandi a favore delle varie mafie sparse sul territorio, i vari interventi (circa 20) che si sono succeduti hanno tenuto di non sapere che farsene, rivendicando, in contrapposizione, il fatto di essere illegali. Il problema non è quello sollevato sul fatto di essere o meno una associazione, ma è un problema di compatibilità con le istituzioni che governano la città.

I Centri Sociali in Italia sono sempre di più uno dei pochi elementi di ricomposizioni di lotte, creazione di senso e conflitto, incontro di generazioni e di produzioni di vita alternativi, in un contesto sociale dominato da razzismo e sessismo. Spazi restitutiti alla città, che poi non può più farne a meno!

Bisogna ribadire ancora una volta che il Guernica è necessario per Modena!

Appuntamento per Sabato 16 gennaio, ore 16, Largo Sant’Eufemia (Modena)

Per chi volesse partire da Bologna: appuntamento ore 14 in Stazione Centrale

 guarda il video:

http://www.youtube.com/watch?v=rzWkrqgyCeA

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