COL GUERNICA AL FIANCO DELLE LOTTE

Riportiamo qui a seguito tutti i comunicati di solidarietà giunti e che continuano ad arrivare al GUERNICA dopo lo sgombero: 

 

Solidarietà allo spazio antagonista Guernica!
Apprendiamo dai compagni e dalle compagne dello spazio antagonista Guernica di Modena come dalle prime ore di questa mattina sia stato eseguito lo sgombero dello spazio occupato per mano delle forze dell’ordine. Come Network Antagonista Torinese non possiamo che innanzitutto esprimere la nostra fraterna solidarietà, sicuri che nonostante la soluzione manu militari scelta dall’amministrazione cittadina, ciò non porterà a quanto gli sceriffi cittadini sperano, Guernica continuerà nella costruzione della sua progettualità politica antagonista, Guernica saprà riappropriarsi di quel che gli è stato sottratto!

Lo sgombero di Guernica fa tornare a galla questioni problematiche, bisogni rintanati, nodi aperti rintracciabili diffusamente sui territori del nostro paese, da Modena a Palermo, da Torino a Catania. Nella miseria di un ceto politico lontano anni luce dalla realtà che lo circonda, dai bisogni reali delle persone che abitano e vivono nelle nostre città, ci si imbatte sovente nella povertà di politicanti che non sanno che propinare risposte securitarie dinnanzi a soggetti sociali che sfuggono al loro controllo, che aprono contraddizioni anche dentro il teatrino della politica istituzionale, che irriducibilmente si opponogono allo stato di cose presenti, alla crisi che attanaglia ogni aspetto delle nostre vite. A Modena, come, per certi versi, riscontrato anche a Torino con il sindaco Chiamparino, l’amministrazione comunale del Pd rincorre la destra che aizza e chiede (presunto e soprattutto: per chi?) ordine e sicurezza. Partito Democratico pallido e inconsistente, che nella città emiliana sceglie la via del silenzio, delegando alla questura ogni compito, riducendo il tutto ad una questione di ordine pubblico! Ma Guernica in un mese è mezzo di occupazione ha saputo esprimere altro, catturando quei bisogni e quei desideri, soprattutto dei giovani modenesi, che altrimenti non avrebbero trovato modo di esprimersi! Guernica come spazio sociale aperto alla città, a tutti coloro necessitino di un posto dove poter trovare e manifestare un modo altro di fare politica, fuggendo dalla facili sirene istituzionali, costruendo percorsi collettivi dal basso ed autorganizzati, ma anche di uno spazio comune dentro il quale sperimentare percorsi sociali e aggregativi altri, non catturati dal dominio del culturame mercificato.

Come compagni e compagne di Torino ribadiamo la nostra solidarietà, certi che i compagni di Modena non si lasceranno intimidire dallo sgombero, che sapranno continuare ed riprodurre senza soste un progetto politico antagonista del quale Modena, l’ha dimostrato la partecipazione e l’entusiasmo riscontrato durante il mese e mezzo di occupazione, ha assoluto bisogno. Non un passo indietro.

Network Antagonista Torinese
csoa Askatasuna – csa Murazzi – Collettivo Universitario Autonomo – Kollettivo Studenti Autorganizzati

Crash, solidarietà con il Guernica Questa mattina è stato sgomberato lo spazio occupato Guernica di Modena. Uno spazio importante per il suo territorio che in un solo mese di attività e occupazione aveva saputo farsi interprete dei bisogni sociali e culturali di parte della città. Dal Lab Crash! esprimiamo incondizionata e attiva solidarietà. Conosciamo i territori della nostra regione e sappiamo quanto oggi sia necessario aprire spazi pubblici e costruire dal basso protagonismo sociale. Le tendenze politiche e culturali che stanno attraversando l’emiliaromagna ci parlano di un pericoloso aumento di consenso verso partiti intolleranti e xenofobi come la Lega Nord e di nuove emersioni di fascisti più o meno organizzati pronti ad aggredire o a fare propaganda neofascista.

Crediamo che l’unica reale risorsa a questa deriva siano esprienze di autogestione come quella sperimentata in queso mese dal centro sociale Guernica, un luogo dove pezzi di città hanno avuto modo di confrontarsi e progettare insieme iniziative pubbliche dedicate a diversi temi di interesse collettivo: dal sostegno ai comitati in lotta per la difesa dell’ambiente fino alla costruzione di laboratori culturali aperti a tutti e tutte.

Dopo anni di occupazioni e sgomberi abbiamo imparato quanto la forza delle nostre idee e l’intransigenza nel portare avanti i nostri progetti sociali sia un vero polo magnetico per quell’altra città che vogliamo costruire, abbiamo incontrato amici con cui continuare la lotta e costruire rete sociale e ad ogni sgombero abbiamo solo aggiunto altra forza e solidarietà verso la nostra esperienza di autogestione.

Bologna prende oggi la direzione giusta insieme al Lab Crash!, la direzione della solidarietà e del sostegno attivo al Guernica!

Laboratorio Crash!

Non potete fermare il vento, gli fate solo perdere tempo…

Questa mattina i territori emiliani hanno visto l’ennesimo atto repressivo da parte di un sindaco-sceriffo del Partito Democratico. A Modena è stata sgomberata manu militari l’esperienza del Guernica, uno spazio sociale antagonista che da più di un mese e mezzo aveva fatto vivere nella città bisogni e desideri che né il Comune né i privati possono garantire né soddisfare.


Migliaia di persone hanno attraversato quel luogo, lasciato abbandonato al degrado grazie alla speculazione, creando cultura, arte, socialità e politica dal basso.


A chi giustifica uno sgombero parlando di legalità, la risposta migliore è l’enorme legittimità sociale che si è dimostrata in queste settimane per l’opzione antagonista nei territori, per il protagonismo sociale e le lotte che, in questa fase di crisi, rappresentano l’unica risposta possibile all’impoverimento generalizzato e alle barbarie del razzismo e del sessismo.


Il S.a.o. Guernica ha portato aria nuova e pura per Modena, è non è certo con uno sgombero che si può fermare il vento! La miopia delle amministrazioni, incapaci di dialogare con le istanze sociali, delegando alle questure la soluzione delle questioni poste a tutta la città da un’esperienza come quella del Guernica, non ci spaventa: Indietro non si torna!


Più determinati che mai, al vostro fianco verso la conquista di un nuovo Guernica!


Collettivo Universitario Autonomo (Bo)

 

Solidarietà ai compagni e alle compagne di Modena Questa mattina un ingente schieramento di forze dell’ordine ha sgomberato il nuovo spazio sociale di Modena, occupato da oltre un mese e mezzo. Il tentativo di chiusura degli spazi sociali e’ ormai consueto di questi tempi per le amministrazioni cittadine e per le forze repressive. Da Torino a Palermo ,da Catania e Ragusa fino a Modena in una fase di crisi economica senza precedenti si prova ad eliminare ogni forma di alterita’, di spazi di aggregazione e di antagonismo presenti nei territori. Ai compagni e alle compagne di Modena la nostra solidarieta’ e la nostra vicinanza, sicuri che non sara’ certo uno sgombero a fermare il percorso di lotta dei compagni a Modena come in tutto il paese.

Antagonisti Palermo
ExKarcere – Spazio Occupato Anomalia – Collettivo Universitario Autonomo

 

COMUNICATO STAMPA

A natale sono tutti più buoni ma dopo l’epifania

tutto ritorna come prima!

Nella nostra città oggi 7 gennaio 2010 si è consumato un altro sgombero, si chiude l’esperienza dello spazio (fisico) autogestito Guernica ma, i modenesi devono sapere che non si può sfrattare un’idea, un’esperienza che ha coinvolto migliaia di giovani e non, che ha creato i presupposti di sperimentazioni sociali e politiche, realizzate con scarse risorse economiche, con tanta creatività e protagonismo.

Gli spazi sociali sono da sempre la valvola di sfogo di tutte le società più civili e progredite; i paesi del nord Europa da oltre 50 anni favoriscono queste pratiche perché utili a un diverso approccio verso il degrado. Nei paesi "civili" si fa di tutto per attirare le persone in questi ambiti perchè idonei ad evitare isolamento e contrasti sociali, soprattutto nei giovani e negli emarginati.

A Modena oggi, come 50 anni fa, non ci sono alternative alla massificazione cerebrale operata dalla televisione e dalla politica istituzionale, che offre solo cattivi esempi alle nuove generazioni, il Guernica era una possibile risposta ed è stata sgomberata.

A Modena si preferisce la repressione e il controllo sociale:

Ø alla possibilità di immaginare e di praticare relazioni umane all’insegna della collaborazione e del rispetto;

Ø alla possibilità di riappropriarsi di quei diritti costituzionali come lo studio o il lavoro, che le istituzioni locali o il governo centrale non garantiscono più;

Ø alla possibilità di avere un luogo per esprimere il proprio disagio e per trovare le risposte che la scuola e la società non sanno dare;

Ø ai laboratori di studio e di creatività che costerebbero troppo se affrontati individualmente ai prezzi di mercato;

Gli spazi sociali sono una necessità con cui bisogna confrontarsi, servono alla società civile per la solidarietà e la crescita di tutti, per abbattere i costi della formazione scolastica ed extrascolastica, per condividere saperi e migliorare la qualità della vita.

Maria Tartaglia

Maria Tartaglia Delegata sindacale nazionale INPS

RdB/CUB Modena

e-mail maria.tartaglia@tin.it cell: 3478845024

 

Cari compagni del Guernica,

avete tutta la solidarietà sia di Alternativa Comunista che del Coordinamento Precari della Scuola.

 

PARTITO DELLA RIFONDAZIONE COMUNISTA

CIRCOLO "GRAMSCI" – Modena città

COMUNICATO STAMPA

Nuovo sgombero poliziesco nella Modena del PD:

No a Modena "terra di repressione"! Solidarietà ai compagni del "Guernica"!

Nella mattinata di oggi 7 gennaio 2010 polizia e carabinieri hanno sgomberato lo spazio antagonista "Guernica". Ai compagni che hanno animato quell’esperienza va la solidarietà del Partito della Rifondazione Comunista. Dopo lo sgombero di "Libera" nell’agosto 2008 ci risiamo: ancora una volta alla nascita di spazi sociali autogestiti che producono aggregazione sociale, formazione culturale ed artistica e dibattito politico si risponde con sgomberi.

Questa risposta del potere statale non ci sorprende, perché da comunisti abbiamo la memoria lunga e perché oggi in Italia più di 9mila persone subiscono procedimenti giudiziari per differenti azioni di lotta politica (blocchi, scioperi selvaggi, occupazioni di case o di centri sociali ecc.): in una società capitalista l’uso della forza o la minaccia di un suo utilizzo è usata per "convincere" la gente a stare con la testa china e per questo noi ci collochiamo con chiarezza contro la repressione ed il controllo sociale.

Saranno ora contenti Pighi, Marino e la maggioranza di centro-sinistra che fin da dicembre ha chiesto repressione: l’ordine di nuovo regna a Modena, la destra non potrà accusarli di "tollerare" i centri sociali e così (forse) alle prossime elezioni prenderanno tanti ma tanti "voti moderati" in più…

Rifondazione Comunista non ha niente da spartire con questi paladini dell’ordine, anche se si proclamano a gran voce democratici.

 

Francesco Giliani – segretario circolo PRC "Gramsci" di Modena

COMUNICATO STAMPA DELLA RETE 28 APRILE Modena –

AREA PROGRAMMATICA DELLA CGIL

Lo sgombero del Centro Sociale Guernica, avvenuto all’alba di oggi, segna un ulteriore arretramento della vita democratica e del livello di convivenza civile di questa città. Sottrarre spazi abbandonati al degrado e alla speculazione, per restituirli in forma di iniziativa autogestita alla collettività e ai giovani, è azione utile ed encomiabile. Ci siamo subito schierati al fianco dei ragazzi del Guernica, fin dalle prime ore della loro occupazione.

Oggi osserviamo con sdegno e preoccupazione allo spettacolo di forze antisommossa che "chiudono" il protagonismo sociale e giovanile, tentando di appesantire la cappa di conformismo e passività che pesa su questa città.

Sia le destre, che alcuni elementi dell’Amministrazione, si erano esibiti, nei giorni scorsi, nelle consuete declamazioni sulla "legalità".

Alla Giunta e alla Questura, diciamo che in un territorio totalmente in preda alle manie cementificatorie ad uso dei soliti circoli di potenti, è assurdo accanirsi contro una iniziativa civile di riuso urbano di un territorio abbandonato, come l’area su cui sorgeva il Guernica.

Se qualcuno vuole fare sfoggio di legalità, vada a mettere il naso nelle infinite catene di subappalti in cui si riciclano, qui, oggi, a Modena, i capitali mafiosi.

Destre e "democratici" si confermano interni alle stesse logiche, quando si tratta di bastonare la capacità di critica e di autorganizzazione della società civile.

Saremo dalla parte dei ragazzi del Guernica, se decidessero una nuova occupazione.

Giovanni Iozzoli – per la Rete 28 Aprile di Modena

 

ASSOCIAZIONE "MODENA POR CUBA"

ancora una volta a modena abbiamo assistito alla parata dei "robocop" in divisa e in pieno assetto antisommossa portare a termine lo sgombero di un centro sociale.
dopo "libera" adesso è toccato al "guernica" così come ad altri centri sociali nel resto d’italia.
verso chi vuole portare avanti spazi dove si fa politica,cultura e dibattito sociale sganciati da logiche di profitto e fuori dal "vuoto"quotidiano della società in cui viviamo, sembra che la sola soluzione sia creare un problema di ordine pubblico e di rispetto della legalità e successivamente lo sgombero in assetto di guerra.
lo stesso è toccato ai lavoratori , manganellati brutalmente, mentre chiedevano il rispetto dei loro diritti che "dovrebbero" essere sanciti dalla nostra costituzione.
anche sul concetto di legalità , che viene usato sempre dai forti contro i deboli e mai al contrario,si potrebbe discutere molto, a modena e non solo.
come associazione "modena por cuba" diamo la nostra piena solidarietà al collettivo del guernica.
hasta la victoria siempre.
ori lanfranco – associazione "modena por cuba".

Il GUERNICA deve avere uno spazio,
LIBERA deve avere uno spazio.
Gioved 7 gennaio stato sgomberato lo Spazio Sociale Autogestito Antagonista Guernica a cui va tutta la nostra solidariet.
Un altro spazio della citt di Modena ritorner al degrado ed alla desolazione cos come tuttora per la Casa Cantoniera di via Canaletto che occupammo nel 2005 e fu sgomberata dopo 16 giorni.
Con lo sgombero del Guernica stato ripristinato l’ordine di Stato e Capitale.
Il messaggio chiaro o ti affidi allo Stato ed alle sue leggi, a qualche mafia partitica, a qualche finanziamento europeo garantito dal politico di turno, oppure ti iscrivi alla camera di commercio, apri partita iva e diventi impresa economica.
Una socialit libera e non mercificata non prevista n tollerata dalla legalit del legislatore.
Il paradosso che mentre si sgomberano "pericolosi" luoghi di socialit c’ chi riesce ad affondare decine di navi cariche di rifiuti tossici e radioattivi, c’ chi riesce a sfruttare migliaia di migranti come schiavi, c’ chi riesce a spacciare ai propri soldati proiettili all’uranio impoverito, c’ chi non controlla vagoni a GPL che esplodono nelle stazioni e ci sarebbe tanto altro da rimarcare non ultima la legalit delle morti bianche sul lavoro.
La lezione quindi chiara, tutto ci che serve alla legge dello sfruttamento e del controllo sociale lecito ci che vi sfugge va eliminato, cio sgomberato.
La lotta per liberare nuovi spazi sociali e per difendere l’autogestione continua, il 31 dicembre abbiamo fatto un corteo notturno nel centro della citt per ribadire l’importanza di questi temi, non ci fermer di certo n la repressione, n l’assessore Marino.
Solidariet ai denunciati del Guernica e a tutti gli spazi sociali autogestiti sotto sgombero.
Spazio sociale Libera/Collettivo anarchico de "Gli Agitati".


Solidarietà viva,
alla volontà di autogestione,
alla voglia di riprendersi gli spazi che ogni giorno vengono tolti alla
collettività
e che sono espressione di una volontà che viene dal basso;
profondamente contrari a ogni forma di repressione,
da parte di un potere democratico che non vuole ascoltare i bisogni di
tutti
e continua con la logica di violenza degli sgomberi delle speculazioni
della dittatura securitaria.

COMPLICI CON CHI APRE SPAZI DI LIBERTA’
SOLIDALI CON CHI PER QUESTO VIENE COLPITO DALLA REPRESSIONE

Gruppo Anarchico Carpi

 

SOLIDARIETA’ AL S.A.O. GUERNICA DAL FASSBINDER DI SASSUOLO

In questa epoca di crisi umana, economica, sociale ed
ambientale, il capitale, attraverso i suoi apparati
periferici, cerca di polverizzare ogni realtà di libera
aggregazione allo scopo di disgregare tutto quel variegato
tessuto sociale che da sempre ha visto nascere tutti i
movimenti di liberazione popolare, favorendo il
tradizionalismo fascista incentiva inoltre la costruzione di
una società rigidamente gerarchizzata così che ognuno
sia
persuaso che la risposta a questo generalizzato malcontento
sia quella di restare immobile aspettando la soluzione dall’
alto.

L’ autogestione, con la bellezza delle sue eterogenee
espressioni, è tra le migliori risposte che si possano
dare
in questa siuazione perchè non si propone solo di essere
contro, ma crea socialità, aggregazione, e attività in
cui
ognuno si riprende ciò che la logica mercantile gli
sottrae:
la propria vitalità.

Il collettivo del c.s.a. R.W. Fassbinder esprime piena
solidarietà al Guernica perchè sappiamo molto bene
quanto
anche a Modena ci sia la necessità di altre esperienze
autogestionali dal momento che presto potrebbe essere
cancellata anche la nostra.

csa R.W. Fassbinder

 

GUERNICA

LE IDEE E I PROGETTI NON SI "ARRESTANO"

 

Il 7 Gennaio 2010 con un atto di forza della polizia è stato sgombrato il centro sociale autogestito GUERNICA.

 

In questi pochi giorni di "spazio liberato" circa 6000 persone hanno avuto modo di usufruire di concerti, presentazione di libri, laboratori di fotografia, di teatro, di computer, tutte cose proposte singolarmente ma fatte proprie dalla assemblea generale di gestione.

Questo spazio "reso improduttivo" dalla crisi capitalistica per noi doveva essere un luogo di aggregazione per studenti, precari, emarginati, disoccupati e per tutti quei lavoratori che questa crisi espelle continuamente dal ciclo produttivo.

Mettere a confronto le esperienze di tutti questi soggetti per noi rimane un obiettivo politico irrinunciabile.

Nessuno si deve illudere che con lo sgombero noi rinunceremo a portare avanti il nostro progetto di ricomposizione di classe.

Occupare è l’unica soluzione

che abbiamo in una città che non offre nessuno spazio per socializzare senza condizionamenti.

 

Noi riteniamo che in questi" spazi liberati" ci si possa e anzi ci si debba confrontare sulle condizioni di vita e di lavoro che questa società ha reso sempre più precarie , consapevoli che solo uniti possiamo essere artefici del nostro futuro.

 

 

Alcuni Frequentatori del GUERNICA

 

 

 

 

 

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