Modena:Evitato l’ennesimo sfratto nella provincia di Modena

Ennesimo tentativo di  sfratto evitato questa mattina a Roccamalatina, una frazione del comune di Guiglia in provincia di Modena, da parte dal comitato anti sfratto di Roccamalatina e dello Sportello dei diritti di Modena.

 

Sin dalle 5,00 del mattino il comitato anti sfratto di Roccamalatina, lo sportello dei diritti e militanti dello spazio antagonista Guernica, si sono concentrati all’interno del piccolo borgo di case interessate allo sfratto, per ribadire che le famiglie coinvolte dallo sfratto dalle loro abitazioni non se ne andranno.

 

Durante tutto il presidio sono stati distribuiti volantini e fatta comunicazione all’interno del paese per ribadire le volontà del comitato a difesa delle famiglie sottosfratto e il diritto alla casa.

 

A sfratto evitato è giunta la notizia che la situazione delle famiglie di Roccamalatina sarà discussa in un tavolo nella sede della Provincia.

 

 

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Guernica al fianco delle lotte dei lavoratori della New Holland.

Continuano gli scioperi contro i sabati comandati degli operai della New Holland di Modena, scioperi iniziati dopo che la fiat a fronte di richiesta di cassa integrazione per il mese di aprile, esige straordinari al sabato nel mese di marzo.

Anche lo stabilimento di Modena insieme a molti altri del gruppo fiat, compresa la Maserati, è interessato all’ ipotesi di spostamento mettendo in preallarme migliaia di lavoratori.

A fianco dei lavorati della New Holland, in ogni picchetto sono scese altre realtà cittadine come il CLARMO e lo Spazio Antagonista Guernica.

Leggi il comunicato dello Spazio Antagonista Guernica:

 

GUERNICA

A FIANCO DELLE LOTTE, NELLE LOTTE!

Il progetto Guernica si caratterizza per il sostegno costante alle lotte praticato da coloro che erano e sono protagonisti del suo sviluppo.

L’idea dello spazio sociale nasce dalla necessità di costruire un luogo fisico all’interno del quale i soggetti più diversi, dagli operai agli insegnanti, dagli studenti agli impiegati, dalle casalinghe ai disoccupati, possano riconoscersi come parti calpestate da un sistema economico, politico e sociale che esclude sempre più settori dalla possibilità di vivere una vita degna di essere vissuta.

Ci sentiamo cittadini del mondo, ben sapendo che lo nostra forza è la solidarietà.

E’ per questo che noi, siamo a fianco delle lotte degli operai della New Holland, perché siamo convinti che la risposta ad un padrone che vorrebbe trattare persone come parti di ricambio funzionali solo al suo portafoglio, imponendo cassa integrazione ad aprile ed esigendo straordinari al sabato in marzo, abbia trovato una risposta che riteniamo di esempio alla città in questa fase economica, cioè lo sciopero degli straordinari con picchetto per i quattro sabati consecutivi richiesti.

L’idea che emerge da questa lotta, consiste nel fare capire che chi lavora ha una sua dignità che non costituisce oggetto di mercato. E la dignità operaia non è un lusso: è la consapevolezza che il piegarsi alle esigenze del padrone, il restare dispersi e disponibili ad ogni suo volere non servono in nessun modo a garantire un futuro a sé ed ai propri figli.

Al contrario: ogni volta che i padroni acquistano terreno, peggiorano le condizioni di tutti.

L’idea che il lavoro non è solo un rapporto economico, ma è innanzi tutto un rapporto sociale che si trasforma a seconda della forza delle classi in lotta, emerge con decisione dalla lotta delle operaie e degli operai New Holland: per questo appoggiamo e sosteniamo con convinzione la loro lotta, cercando di diffonderne l’importanza ed il significato attraverso i nostri strumenti di comunicazione.

Spazio Antagonista Guernica

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CONTINUANO LE LOTTE DEI PRECARI MODENESI DELLA SCUOLA

IL COORDINAMENTO PRECARI DELLA SCUOLA DI MODENA HA INCONTRATO

IL DIRIGENTE SCOLASTICO PROVINCIALE GINO MALAGUTI

 

Come deciso in occasione dell’assemblea dei precari del 24 marzo, oggi giovedì 25 marzo alle ore 15 una delegazione del Coordinamento Precari della Scuola di Modena ha incontrato il dirigente scolastico Gino Malaguti. Il CPS ha consegnato al provveditore un testo rivendicativo che chiede il ritiro della Legge 133, il ritiro dei tagli alla scuola pubblica, l’assunzione a tempo indeterminato del personale precario. Il CPS ha inoltre richiesto l’istituzione da parte dell’Ufficio scolastico provinciale di un tavolo di confronto permanente con i rappresentanti dei lavoratori della scuola, degli studenti, dei genitori.

Il provveditore Malaguti ha sostenuto di non avere ancora dati relativi ai tagli di posti di lavoro previsti per il prossimo anno, anche se, indirettamente, ha confermato che sono previsti addirittura esuberi di personale in ruolo che l’ufficio scolastico provinciale avrà il compito di ricollocare. Nessuna risposta concreta viene data ai problemi posti dai precari. Grazie alla mobilitazione del 18 marzo, il CPS è riuscito a ottenere l’impegno (sottoscritto e timbrato) da parte del dirigente scolastico ad "essere costantemente informati e consultati sulla situazione degli organici in provincia di Modena".

Abbiamo chiesto al provveditore di esprimersi in relazione alla "riforma" delle superiori e ha risposto: "credo si tratti di una buona riforma per gli studenti". Non solo: il provveditore ha anche affermato che sono inutili gli ordini del giorno critici presentati nei collegi docenti, in quanto l’applicazione della riforma avverrà esclusivamente attraverso l’applicazione di "disposizioni ministeriali", indipendentemente dalla consultazione degli organismi collegiali.

Si conferma la necessità di intensificare la lotta contro l’applicazione della riforma e per il ritiro dei tagli alla scuola pubblica. Il CPS di Modena invita tutto il personale – precario, in ruolo, docente e Ata – a sostenere la campagna, promossa dal Coordinamento Precari, per lo sciopero degli scrutini di giugno.

Coordinamento Precari della Scuola di Modena

Per informazioni e contatti scrivere a: precariscuolamo@gmail.com

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Aperitivo in via carteria 49

Aperitivo con dj-set reggae dalle ore 18 alle 24 al nuovo lab. S.CO.S.S.A. di via Carteria n° 49 (laterale via Emilia Centro).
Per raccogliere fondi e sostenere la causa dei denunciati in seguito allo sgombero del SAO Guernica e per continuare a progettare e costruire tutti insieme un nuovo spazio antagonista per la città!
Vi aspettiamo numerosi.

 

 

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STUDENTI E PRECARI ASSEDIANO IL PROVVEDITORATO

In un pomeriggio caldo, precari e studenti si fanno sentire, portando all’attenzione della città e del provveditore i disastri che la riforma Gelmini porterà.

Duecento precari in piazza nella giornata di mobilitazione contro la riforma Gelmini lanciata dei precari della scuola di Modena davanti all’Ufficio Scolastico Provinciale.


Hanno cominciato a radunarsi davanti all’ ufficio Scolastico Provinciale, dalle 15, l’ora indicata per l’appuntamento tutte le realtà di precari della provincia di Modena, dal coordinamento precari scuola Modena ( promotore della mobilitazione), agli insegnati dell’ istituto Meucci di Carpi, insieme a tutte le realtà che hanno voluto aderire alla manifestazione come il Collettivo Studenti di Modena Uniti, Onda Anomala Modenese, Gilda Modena, Rdb cub scuola Emilia Romagna, FLC Cgil Modena, Cobas Scuola Emilia Romagna, rappresentanti di altre realtà di precari di Mantova e Bologna e i rappresentanti dei genitori.

Con diversi interventi tenuti dalle varie componenti che hanno aderito alla manifestazione, i precari modenesi hanno voluto denunciare la difficile situazione in cui si trovano con l’arrivo della nuova riforma scolastica voluta dal ministro Gelmini, e per discutere di questo è stato richiesto un incontro con il provveditore di Modena, incontro richiesto giorni precedenti ma negato con una banale scusa, il pomeriggio stesso della manifestazione.
Questo fatto non ha fermato i precari che intervento dopo intervento hanno segnalato le varie problematiche che si trovano ad affrontare nelle loro scuole, ribadendo la volontà di rilanciare con iniziative di lotta le mobilitazioni, partendo dal blocco degli scrutini.

Durante gli ultimi interventi, alcuni precari sono entrati nell’ufficio Scolastico per appendere uno striscione che citava "NO AI TAGLI ALLA SCUOLA SI AL RITIRO DELLA LEGGE 133" ma il responsabile dell’ufficio che non voleva che i precari esponessero lo striscione, ha chiamato la polizia,fingendo di essere stato aggredito.
La polizia,carabinieri e digos sono arrivati di corsa con fare minaccioso ma la determinazione dei precari presenti ha fatto si che, in prima battuta le forze dell’ordine si sono fermate e successivamente, attraverso una mediazione sono poi riusciti a consegnare un documento per il provveditore ponendo come richiesta ultima un incontro a breve tempo con tempi e modi
fissati da loro.

La giornata si è chiusa con una breve manifestazione che ha percorso il quartiere dell’ edificio che ospita gli uffici del provveditorato, portando tra la gente i contenuti e la rabbia che i precari in questa difficilissima fase vogliono portare all’ attenzione di tutti.

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Modena: precari in piazza contro la gelmini

DIFENDIAMO LA SCUOLA,

IL NOSTRO FUTURO E IL NOSTRO LAVORO

Giovedì 18 marzo

alle ore 15

Manifestazione di protesta di tutto il personale della Scuola

davanti all’Ufficio Scolastico Provinciale di Modena

in via Rainusso, 79/100

Il governo italiano ha predisposto a partire dalla legge n.133 (art. 64, Capo II) una serie di interventi per il contenimento della spesa pubblica che riducono drasticamente i finanziamenti alla scuola statale:

l tagli per 7 miliardi e 832 milioni di euro ai finanziamenti alla scuola pubblica

l taglio dei posti di lavoro pari a 150.000 unità tra insegnanti e personale Ata

l riduzione delle cattedre per il sostegno

l aumento del numero di alunni per classe (fino a 35 per classe)

l ridimensionamento, chiusura e accorpamento degli istituti scolastici

l mancanza di finanziamenti per la messa in sicurezza e la manutenzione delle strutture edilizie delle scuole

l mancanza di fondi per il normale funzionamento delle scuole a cominciare dal pagamento degli stipendi di molti supplenti

l riduzione delle spese di pulizia del 25 %, con ulteriori carichi di lavoro per il personale Ata

l Riduzione e accorpamenti delle classi di concorso; cancellazione e azzeramento delle graduatorie dei precari

l Riduzione dei quadri orari e dei piani di studio

Il Coordinamento degli insegnanti precari della provincia di Modena chiede il ritiro di questi provvedimenti per difendere qualità, sicurezza e lavoro nelle scuole.

Hanno aderito all’iniziativa: Collettivo Studenti Modena Uniti, Onda Anomala modenese, Gilda Modena, Rdb Cub Scuola Emilia Romagna, Flc Cgil Modena, Cobas Scuola Emilia Romagna.

Interverranno al presidio anche rappresentanti dei coordinamenti dei precari della Scuola di Mantova, Bologna e Reggio Emilia. Sono previsti interventi anche dei rappresentanti dei genitori.

precariscuolamo@gmail.com

http://precariscuolamodena.wordpress.com/

Il Coordinamento Precari della Scuola di Modena fa appello alle associazioni dei lavoratori, alle organizzazioni studentesche, ai coordinamenti di genitori, alle organizzazioni sindacali e politiche a sostenere la manifestazione e la lotta dei lavoratori della scuola per il ritiro dei tagli alla scuola pubblica.

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No Gelmini day: gli studenti invadono la città e si riprendono spazi

Oggi 12 marzo , il Coordinamento degli studenti modenesi insieme al Collettivo degli studenti di Modena Uniti ha organizzato uno spezzone autonomo, composto da 400 studenti, all’interno del corteo sindacale, rimarcando e sottolineando le contraddizioni che sindacati e partiti portavano in piazza.

Il corteo si è snodato lungo le vie del centro cittadino con una serie di interventi che andavano dalla contrapposizione alla riforma, contro il caro biglietti dell’azienda dei trasporti, contro il caro libri e portando la solidarietà da parte di tutto il mondo studentesco al modenese antifascista accoltellato dal responsabile di Casapound.

Terminato il corteo, lo spezzone studentesco ha proseguito il percorso occupando piazza xx settembre,ridando spazio agli studenti che a causa della riforma ne sono stati privati, creando un momento di socialità , dove è stato portato il contributo da parte di altre città che avevano partecipato al corteo, da Reggio Emilia,Parma , Pavullo nel Frignano e Carpi.

Durante il presidio finale è stato attaccato lo striscione di aperture dello spezzone su una banca per rimarcare il fatto che la crisi è stata creata da loro e devono essere loro a pagarla e non noi.

La giornata si è conclusa al Laborartorio S.Co.S.S.A., che continuerà con un aperitivo e cena benefit per gli studenti denunciati per l’occupazione dell’autostazione delle corriere.

Segue il comunicato del Collettivo degli Studenti Uniti di Modena:

Nella giornata odierna è sceso per le strade di Modena quel movimento che vuole riprendersi tutto quello che in questi anni c’è stato tolto, sono gli studenti che qualche mese fa occuparono il Guernica per rispondere alla crisi e ai tagli, sono quegli studenti che non accettano di dover pagare cifre esorbitanti per potersi muovere in città e avevano occupato la stazione per potersi fare ascoltare.

Oggi 400 studenti sono scesi in piazza perchè non accettano che il loro futuro sia distrutto, e saranno sempre presenti ovunque ci siano ingiustizie sociali.

Con la voglia di continuare a lottare, lanciamo l’appuntamento del 18 marzo sotto il provedittorato dove studenti ,precari l’assedieranno, perchè è finito il momento di subire ma è l’ora di tornare a lottare.

 

Collettivo degli Studenti Uniti di Modena

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CASA POUND: SOLO MENZOGNE E COLTELLATE

La prima uscita pubblica di Casa Pound a Modena coincide con la prima aggressione nei confronti di un antifascista. I fatti risalgono a sabato 27 Febbraio quando a seguito di una lite verbale il responsabile provinciale della formazione di estrema destra ha prima minacciato e poi cercato di accoltellare un antifascista che si è prontamente difeso con la mano procurandosi un taglio a tre dita, una lesione ad un tendine e 25 giorni di prognosi. Chi conosce o ha seguito lo svilupparsi del fenomeno Casa Pound in Italia non può rimanere stupito dei fatti accaduti: infatti basta una semplice ricerca su internet per trovare precedenti di aggressioni in tutto il paese da parte di questa organizzazione fascista, come rivendicato dal coordinatore provinciale e come si può ben capire dallo statuto dell’associazione. Appare chiaro il loro progetto, che si ripete più o meno uguale in ogni città dove sono presenti: infatti cercano di inserirsi nel territorio dandosi una facciata pulita e democratica, organizzando conferenze e cercando sempre l’appoggio delle istituzioni o di chi ne fa parte, ma al tempo stesso si muovono nell’oscurità con il classico atteggiamento delle forze dell’estrema destra e cioè aggressioni, intimidazioni e una certa confidenza con i coltelli, da Verona a Roma, da Napoli a Reggio il copione è sempre lo stesso. Una particolare riflessione merita la situazione reggiana dove questa formazione si è insediata facendo leva su percorsi culturali, dalle conferenze alle presentazioni di libri, ma oggi che hanno raggiunto una certa legittimità le aggressioni a spazi sociali, studenti antifascisti e addirittura a consiglieri comunali sono all’ordine del giorno. Per questi motivi sabato pomeriggio abbiamo ritenuto opportuno organizzare una mobilitazione per sensibilizzare i modenesi su questo argomento, e in effetti la maschera democratica di Casa Pound è caduta abbastanza in fretta.

Per quanto riguarda le dichiarazioni del coordinatore provinciale si rileva il solito vittimismo che contraddistingue l’agire di questa formazione; molti sono i precedenti, dai fatti di piazza Navona dell’ottobre 2008 dove cercarono con la violenza, cioè bastoni alla mano, di entrare all’interno di un corteo dell’Onda Anomala (il nome che si sono dati gli studenti che contestano la riforma della scuola) per poi dire di essere stati aggrediti dai manifestanti senza un motivo apparente, o come sempre a Reggio Emilia dopo un assalto da loro compiuto ad uno spazio sociale denunciarono solo la risposta nei loro confronti dimenticandosi quale era stato il fattore scatenante. E anche in questo caso appare difficile pensare come ci si possa semplicemente difendere con un coltello in mano o addirittura, come da lui dichiarato sulla stampa, che "il taglio se lo è provocato l’aggressore dando una manata al coltello", cosa che non ha alcun senso logico.

Ora che il modo di agire di questa organizzazione è chiaro e sotto gli occhi di tutti chiediamo una presa di posizione forte da parte di tutte le forze politiche della città, in primis del consigliere Barcaiuolo a cui chiediamo se tornerebbe ad una iniziativa organizzata da Casa Pound e se la solidarietà del comunicato del suo partito al portavoce di questi nuovi fascisti comprende o meno il buon uso del coltello. Infatti su proposta del consigliere del PdL è stato votato un ordine del giorno da gran parte dell’opposizione di piena solidarietà a Vandelli senza nemmeno porsi il dubbio se quanto raccontato da quest’ultimo fosse realmente la verità; probabilmente i contatti sia ideologici che politici tra Casa Pound e una certa parte del PdL non sono poi così casuali come Barcaiuolo vuole far credere. Tra l’altro la sala al proprietario dell’albergo è stata chiesta fingendo di essere un partito legato al PdL, segnale che qualcosa da nascondere ce l’hanno.

Chiediamo anche all’amministrazione che ha la responsabilità di una medaglia d’oro e di tante vite perse dai partigiani per liberare Modena da chi ispira Casa Pound, se dopo una "corretta" richiesta concederebbe una sala pubblica a questi fascisti.

Pensiamo che non sia più tollerabile dare agibilità a queste persone e come antifascisti continueremo a mobilitarci dal basso per evitare che su Modena torni l’incubo del fascismo.

 

GUERNICA

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SECONDO INCONTRO LABORATORIO SUL POTERE

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INAUGURAZIONE LABORATORIO SCOSSA N°49

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