COMUNICATO SPAZI SOCIALI C.A.M.

torniamo in piazza per affermare il

bisogno di  centri sociali in città

 

Occupare spazi per liberare la città!

 

La creazioni di spazi sociali occupati e autogestiti, al di fuori delle logiche di profitto e sfruttamento, sono gli unici posti in cui sia realmente possibile costruire un percorso dal basso, senza partiti e istituzioni, dal quale partire per opporsi in maniera radicale a questa giunta, a questo governo e a  tutti i futuri governi che sono la causa di ogni nostro malessere, soprattutto in questo momento di crisi.

Viviamo in una società che manda migliaia di lavoratori in cassa integrazione o li lascia senza lavoro con la  conseguenza di avere  migliaia di famiglie, con donne, anziani e bambini in mezzo alla strada, una società in cui si restringono sempre più le libertà personali, di espressione e di movimento di tutti/e,   fa della guerra globale e permanente il suo principale strumento di regolamentazione e sopravvivenza, dove anche le cosiddette campagne mediatiche e politiche sulla sicurezza vogliono normalizzare l’odio e la repressione nei confronti del diverso, chiunque esso sia: migrante, ultras, lavavetri, writers. Questi sono di  volta in  volta indicati come fonte di degrado e criminalità, dipingendoli come il male assoluto di una società da anni impegnata a crearsi attorno imbarbarimento di rapporti sociali e culturali senza precedenti.

E la "democratica" Modena non si discosta da queste politiche sociali. Infatti anche nella nostra città gli interessi economici di pochi hanno la precedenza sulla vita di tutt*: da una parte speculazioni edilizie e rincaro degli affitti, dall’altra una totale mancanza di prospettive e certezze sul lavoro e nella vita di fatto hanno creato una precarizzazione dell’esistenza di larghe fasce sociali. A fronte di tutto questo  l’esperienza dell’autorganizzazione dal basso rappresenta una reale forma di resistenza a questo modello di sfruttamento che nega ogni forma di aggregazione e realizzazione di bisogni. Per questo è necessario continuare a liberare spazi sottraendoli a chi ci vuole disgregati e assopiti, creando centri sociali che siano sia luoghi di produzione culturale, di espressione di potenzialità creative (solitamente represse) e in cui si sviluppi una socialità libera e non mercificata, ma anche centri da cui nascano percorsi di lotta contro tutte le ingiustizie sociali. Inoltre occupando spazi, si liberano e si fanno rivivere posti che se lasciati al comune o allo stato o a privati verrebbero abbandonati e lasciati decadere o peggio ancora sarebbero oggetto di speculazioni da parte dei soliti noti .

In città ridotte a macchine per fare soldi, vogliamo liberare spazi, luoghi in cui stare e tempi da attraversare.
Con la forza dei nostri desideri e con le armi della solidarietà vogliamo sconfiggere l’ossessione di controllo di chi nega il diritto all’esistenza e l’avidità di chi trasforma la conoscenza in un lusso.

Noi riteniamo che la creazione di un centro sociale sia solo l’inizio di un percorso che porti ad una ricomposizione di classe, alla creazione di alternative per  giovani, tramite  la costruzione di sale prove autogestite, laboratori, palestre popolari e tante altre iniziative per divertirsi insieme senza essere sottoposti  al cappio del denaro. 

CIO CHE CI RIPRENDEREMO  E’  SOLO UNA PICCOLA PARTE DI CIO CHE CI SPETTA!!!

                                                                                                      Collettivo.Autonomo.Modenese

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