iniziativa

Sabato 7 novembre


al Laboratorio S.CO.S.S.A.
via Carteria 50


dalle 18.30 aperitivo dei _Collettivi studenteschi modenesi

Dj set Madchino Chin-ghialo

&

Andrew Jimmy Spliff Sound

 

birra ,spritz ,vino e cena a prezzi popolari*

 


Vi aspettiamo numerosi!!

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Iniziativa a bologna

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COMUNICATO

L’ESEMPIO DEGLI STUDENTI.

 

Il CAM saluta con rispetto l’Onda studentesca modenese per l’importanza dell’argomento che viene agitato.

In questa fase di crisi internazionale, in cui si aiutano i ladri e si puniscono le vittime, in altri termini si danno soldi alle banche e si tolgono ai lavoratori, gli studenti cominciano ad indicare un obiettivo concreto sul quale mettere un punto fermo. Il loro "NOI LA CRISI NON LA PAGHIAMO" inizia a trasformarsi in una pratica di lotta su di un problema reale che coinvolge gli studenti e le loro famiglie: il caro trasporti.

In una società devastata dal traffico veicolare, in cui l’aria che respiriamo diventa una minaccia in particolare per i giovani (altro che spinelli!) si rende sempre più caro ed inaccessibile il trasporto pubblico.

Dall’altra parte si sentono i discorsi di "buon senso" dei vertici di ATCM che dicono che le compatibilità non permettono di fare meglio, che gli abbonamenti si possono dilazionare, ma devono comunque essere pagati … in altri termini che è sempre sulle famiglie che si scarica il disastro dello stato sociale italiano.

Allora noi autonomi diciamo assieme agli studenti CHE I NOSTRI BISOGNI NON SONO NEGOZIABILI! Pretendiamo che la spesa pubblica venga rivolta alle classi sociali più sfruttate, alle classi dei lavoratori, peraltro sempre meno tutelati.

SE VOI NON CI TUTELATE, CI TUTELIAMO DA SOLI!

Non ci importa dove troverete i soldi, anche se alcune indicazioni possiamo darvele. Smettete di spendere soldi per fare autodromi, nuovi inceneritori, insensati piani cave, aerei ed elicotteri da combattimento, speculazioni ambientali di ogni tipo, finanziamenti alla accademia militare e per tutte le vostre schifose guerre: vedrete quanti autobus potete far girare e quanti libri potrete offrire ai ragazzi che si affacciano ora al mondo della conoscenza.

Smettete di prendere milioni di euro per voi stessi, per i vostri giornali, per consulenze assurde di cui esistono ottimi esempi anche a Modena e cominciate a pensare che non vi sopportiamo più!

RICORDATE CHE VOI PADRONI, VOI FINANZIERI, VOI POLITICI AL SERVIZIO DEI POTENTI SIETE POCHE MIGLIAIA, MENTRE NOI SIAMO MILIONI, SIAMO I MILIARDI DI ESSERI UMANI CHE SAPRANNO MANDARVI DOVE DOVETE STARE: NELLA SPAZZATURA DELLA STORIA!

 

 

NOI LA CRISI VE LA CREIAMO

IL TRASPORTO PUBBLICO DEVE ESSERE GRATUITO!

 

 

 

C.ollettivo A.utonomo M.odenese

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REPORT MANIFESTAZIONE ONDA MODENESE

Venerdì 23 Ottobre 2009 Modena: Onda vs Atcm

Nella giornata odierna gli studenti modenesi sono tornati in piazza per ribadire nuovamente i propri diritti.
Lo scopo principale della manifestazione era il caro biglietti e il diritto alla mobilità per gli studenti, nonchè la richiesta di un tavolo diretto di trattativa con gli esponenti ATCM (azienda trasporti) per poter affrontare queste problematiche e tutti gli altri disservizi che gli studenti modenesi incontrano nel tragitto casa-scuola, tavolo fino ad oggi negato da parte dei vertici dell’azienda.
L’appuntamento era fissato per le 8.30 in P.zza S. Agostino dove si sono radunati circa un migliaio di studenti appartenenti alle scuole superiori e alcuni universitari. Alle 9.20 il corteo ha lasciato la piazza per snodarsi lungo le arteria principali del centro di Modena, terminando in Piazza Grande. Durante il percorso sono state effettuati diversi interventi, una per ogni punto nevralgico (accademia militare, palazzo di giustizia, Prefettura, rettorato dell’Università e Comune).
Una volta giunti a destinazione i partecipanti hanno deciso di proseguire compatti verso l’autostazione con l’intenzione di occupare nuovamente (come già fatto il 12 Ottobre scorso) le corsie di partenza degli autobus, ripercorrendo via Emilia Centro con un corteo non autorizzato lanciando slogan a gran voce. Motivo di questa decisione proprio l’osservata indisponibilità da parte dei dirigenti ATCM di aprire un dialogo diretto con gli studenti al fine di affrontare concretamente i disagi quotidiani che gli utenti subiscono.
Il blocco della stazione delle corriere è durato all’incirca mezz’ora. Gli esponenti dei collettivi presenti (Onda Anomala Modenese e Collettivo Studenti Modena Uniti) hanno richiesto e ottenuto, agli agenti della DIGOS e ad alcuni dipendenti Atcm presenti sul posto, di poter incontrare i dirigenti dell’azienda trasporti.
Al termine della trattativa gli studenti si sono impegnati a porre fine al blocco dell’autostazione.
Verso le 12 cinque delegati degli studenti sono dunque partiti per raggiungere la sede amministrativa dell’ATCM dove sono stati, quasi nell’immediato accolti all’interno di una sala riunioni dove erano presenti giornali e tv locali e quattro dirigenti ( in primis il presidente Odorici e l’amministratore delegato Ferrari)
La conferenza stampa durata poco più di mezz’ora si è svolta in un clima civile e con ampio scambio di opinioni tra rappresentanti dei movimenti studenteschi (che hanno ribadito con fermezza le proprie posizioni) e i vertici dell’Azienda Trasporti. Durante l’incontro i delegati dei collettivi hanno portato alla luce problematiche quali caro biglietti, sovraffollamento dei mezzi con conseguente ripercussione sulla sicurezza dell’utenza, precarie condizioni di alcuni mezzi e altri disservizi. Alla luce di tali dichiarazioni i dirigenti ATCM si sono detti disponibili a mantenere aperto un tavolo di trattative e a incontrare, nel caso fosse richiesto, nuovamente gli studenti. Hanno inoltre assicurato che l’azienda si sta già mobilitando al fine di risolvere alcune delle problematiche esposte durante l’incontro, una su tutte il sovraffollamento delle linee extraurbane negli orari di punta scolastici e la precarietà delle condizioni dei mezzi. Per quanto riguarda l’eccessivo costo si sono invece detti pronti a cercare, specialmente in questo periodo di crisi, a venire incontro all’utenza provando ad adottare nuove forme di pagamento (quale quello rateizzato), senza lasciare però grossi spiragli ad una probabile riduzione del costo dei biglietti, in quanto l’ATCM sembrerebbe già in netta perdita economica e le istituzioni pubbliche poco disponibili ad ulteriori finanziamenti in favore della mobilità pubblica.
L’incontro si è chiuso verso le ore 13 e gli studenti hanno fatto ritorno verso il centro di Modena per riportare ad altri membri dei collettivi quanto detto durante la conferenza stampa, conferenza tutto sommato profiqua anche se le problematiche rimangono tutt’ora da risolvere. Proprio per questo manterremo alta la guardia fino a quando non vedremo mantenute le promesse fatte nel corso dell’incontro tenutosi presso la sede centrale dell’ATCM.

AVVISO AI NAVIGANTI,SI PREVEDE UN AUTUNNO CON GROSSE MAREGGIATE…
L’ONDA NON SI ARRESTA

Onda Anomala Modenese
Collettivo Studenti Modena Uniti

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APERITIVO LABORATORIO SCOSSA

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REPORT PRESIDIO ONDA ANOMALA MODENESE

Lunedì 12 ottobre, ad un anno dalle mobilitazioni che hanno interessato tutte le città d’Italia compresa Modena, gli studenti dell’Onda Anomala Modenese sono tornati di nuovo allo scoperto!

In concomitanza e solidarietà con lo sciopero dei dipendenti ATCM (azienda dei trasporti), gli studenti hanno organizzato un presidio contro il caro biglietti e per il diritto alla mobilità.

Alle ore 13 è iniziato il concentramento di fronte all’autostazione modenese, dove i 200 studenti, tutti molto giovani, hanno affermato il loro diritto alla mobilità lanciando slogan e producendo sul posto striscioni.

Alle 13.30 l’Onda modenese si è mossa compatta verso le corsie degli autobus ritardando la loro partenza. Le forze dell’ordine presenti sul posto sono entrate all’interno del presidio senza diritto e immotivatamente. In seguito a questa vile provocazione, uno studente "colpevole" di parlare al megafono è stato condotto all’interno del posto integrato di polizia.

La manifestazione, fino a quel momento pacifica, ha avuto attimi di leggera tensioni causati, come spesso accade, dall’irruenza della polizia che ha nei fatti attaccato il presidio. Dopo qualche minuto uno studente universitario, fermo sul marciapiede, è stato posto in stato di fermo subendo lo stesso incomprensibile trattamento. Tale atto repressivo sembra giustificato dall’accensione, avvenuta minuti prima, di un fumogeno da parte di un manifestante. Dopo questo irragionevole episodio i manifestanti hanno chiesto a gran voce l’immediato rilascio degli studenti.
Azioni di questo tipo, attuate contro il presidio degli studenti medi, con tanto di identificazione di altri partecipanti, riscuote la più totale condanna. Ciò anche in virtù della mancanza di volontà di offendere da parte degli studenti, che legittimamente solidarizzavano con i lavoratori ATCM, chiedendo l’apertura di un tavolo con le parti interessate a proposito della politica della azienda ritenuta inadeguata ed insensibile alle esigenze degli utenti.

Tutto ciò far parte di comportamenti repressivi che mirano ad impaurire e scoraggiare la libera manifestazioni di dissenso con la volontà di indebolire il movimento

dell’onda.

 

 

NOI LA CRISI NON LA

PAGHIAMO!

 

LIBER* TUTT* LIBER* SUBITO

 

 

Onda Anomala Modenese Kollettivo studenti medi modena

 

 

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PRESIDIO STUDENTI

 

Ritrovo ore 13:00 davanti alla stazione delle corriere (spazio Tenda).

Gli studenti modenesi scendono in piazza contro il caro trasporti e per il diritto alla mobilità. In concomitanza con lo sciopero dei lavoratori ATCM cogliamo l’occasione di esprimere la nostra solidarietà e di manifestare il nostro dissenso per il caro trasporti. Il trasporto scolastico dovrebbe essere un diritto di tutt* e come tale accessibile alle tasche di tutt*!

LA CRISI NON SI PAGA SULLE NOSTRE SPALLE

Onda Anomala Modenese
Collettivo Studenti Medi di Modena

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INIZIATIVA LABORATORIO SCOSSA

IL C.A.M. PRESENTA:

Libri: Camosci e girachiavi. Storia del carcere in Italia 1943-2007 di Christian G. De Vito – Laterza

 Già il titolo in verità proietta questo libro dietro le sbarre: nel gergo carcerario infatti i ‘camosci‘ sono i detenuti e i ‘girachiavi‘ sono gli agenti di custodia. Da questo inusuale e scomodo punto di vista, utilizzando fonti in gran parte inedite, Christian G. De Vito in ‘Camosci e girachiavi. Storia del carcere in Italia 1943-2007′ guarda ad alcune pagine centrali della storia politica e sociale italiana.

Dagli istituti penitenziari osserva la fase conclusiva della Seconda guerra mondiale e il dopoguerra, racconta un miracolo economico sfocato perché vissuto da dietro le sbarre, segue la trasformazione del sistema carcerario sotto la spinta della contestazione post-1968 per addentrarsi poi negli anni di piombo e negli anni Ottanta e rivivere le più recenti trasformazioni legate ai flussi migratori globali e alle politiche fondate sulla sicurezza.

Il carcere è un mondo immerso nella società, ma è anche un’istituzione sempre pronta a ripararsi dagli sguardi estranei, nascondendosi dietro le mura di cinta. Un’istituzione che si trasforma, ma che rivela anche un’impressionante continuità nei meccanismi che dominano il suo funzionamento quotidiano, nella sua materialità fatta di sbarre, cancelli e camminamenti di ronda. E per questa ragione che sin dalle pagine introduttive di questo volume il lettore è gettato in modo forse irriguardoso tra celle e sezioni, ‘domandine’, ‘infami’ e cortili dell"aria’.

L’AUTOREChristian G. De Vito si è perfezionato alla Scuola Normale Superiore di Pisa. Si occupa di storia sociale dell’Italia repubblicana, con particolare attenzione ai temi delle carceri, della salute mentale, dei fenomeni migratori e del welfare. Ha pubblicato diversi saggi, in volumi collettanei e su riviste di settore. A lungo volontario nelle carceri di Firenze e Prato, partecipa a gruppi impegnati nella promozione dei diritti sociali e civili.

PRESSO IL LABORATORIO S.Co.S.S.A., in Via Carteria, 50 a Modena – LUNEDI 12 OTTOBRE ALLE ORE 21,15

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REPORT ONDA ANOMALA MODENESE

L’onda anomala torna a riempire le strade, con la sua determinazione e la consapevolezza di essere dalla parte del giusto nelle lotte contro la riforma della scuola.
Sabato mattina un presidio comunicativo degli studenti del Venturi,Istituto d’Arte di Modena, si è trasformato in un corteo metropolitano, che contava 400 persone, che ha attraversato la città, per protestare contro i tagli alla scuola pubblica da parte del governo, a causa dei quali la nostra scuola non può permettersi di comprare SEDIE e BANCHI per tutti gli studenti.

Il corteo oltre a richiedere sedie e banchi per gli studenti , ha anche lanciato e messo tra le sue parole d’ordine il diritto a un servizio garantito e gratuito all’ utilizzo dei mezzi di trasporto per noi studenti.
Questo non è che l’inizio di un autunno di lotte , perché abbiamo imparato che i nostri bisogni , le nostre necessità e le nostre esigenze si possono realizzare solo se noi in prima persona ci organizziamo e ci prendiamo quello che ci spetta.
Preparatevi a grandi mareggiate, l’onda anomala tornerà per prendersi tutto quello che ci è stato rubato in questi anni.

VENTURI IN ONDA

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REPORT INCONTRO DIBATTITO CON COMITATO POPOLARE “NO TAV”

Buona riuscita dell’iniziativa, tenuta presso il centro culturale ALMO di Piumazzo, dell’ incontro dibattito con il comitato popolare "NO TAV" della Val Susa. L’incontro è stato promosso dal Comitato popolare di Piumazzo " NO ALLE CAVE" per cominciare a dare segnali forti a chi ha voluto il piano di escavazione, cioè che la lotta continua e sarà di forte opposizione.

Davanti ad una quarantina di persone, tra cui vari rappresentanti dei comitati popolari di Savignano sul Panaro e Bazzano che insieme al comitato di Piumazzo stanno lottando contro il piano di escavazione e l’avvio dell’impianto di catrame e bitume, altri rappresentanti di comitati di Modena, molte persone di Piumazzo e due realtà di movimento, il C.ollettivo A.utonomo M.odenese e il Laboratorio Crash di Bologna, Francesco dei No Tav ha cominciato ad illustrare la storia del comitato, le difficoltà alla nascita, le varie lotte fatte fino ad arrivare all’apice con lo scontro con lo stato del 2005. Sono stati discussi i sacrifici finanziari per sostenere le lotte del comitato, i presidi permanenti e si è accennato alle lotte per il futuro imminente. Si è posto all’attenzione di tutti un concetto molto importante: non esistono vie legali e non, ma tutto quello che facciamo è legale perché stiamo difendendo le nostre vite, la nostra salute ed il nostro territorio da speculazioni e devastazioni.

Terminata la presentazione è iniziato un interessantissimo dibattito dove i vari rappresentanti dei comitati hanno chiesto e fatto considerazioni insieme a Francesco per cercare similitudini e spunti della lotta del comitato popolare della Val Susa, con quella che si sta portando avanti nei territori presi in causa dal piano escavazioni.

Inoltre tra i vari interventi si sono segnalati quelli delle due realtà di movimento che hanno visto il C.ollettivo A.utonomo M.odenese ribadire la propria volontà di continuare a sostenere le lotte del comitato mettendo a disposizione le proprie forze per quella causa e il laboratorio crash di Bologna dare la propria solidarietà ai comitati popolari per sostenerne la lotta. A differenza dei partiti non si intende mettere il cappello sulla lotte, vista l’assenza di ogni interesse elettoralistico, ma il sostenerla significa ribadire che i comitati sono un momento alto di politica e di lotta per la difesa del territorio dall’attività di speculazione capitalistica, capace solo di distruggere e portarci verso un futuro fatto di desolazione e miseria. E non solo questo: il riaffacciarsi di tante persone all’interesse sociale e politico è essenziale per costruire una dinamica popolare che si incammini verso la democrazia diretta, che è ben altra cosa rispetto a quella delegata tramite i cartelli elettorali.

Dopo due ore di discussione il dibattito è terminato e la giornata è continuata con aperitivo e concerto serale con raccolta fondi per sostenere le attività del centro culturale Almo e le attività del comitato popolare "no alle cave".

COMITATO POPOLARE

"NO ALLE CAVE"

  

 

 

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