I RAGAZZI DI BARCAIUOLO.
Sabato 27: in una sala pubblica si dovrebbe trovare Casa Pound con il consigliere comunale Barcaiuolo del PDL.
Non ci sorprende questo intreccio tra fascisteggianti vecchi e nuovi: è tradizione della destra avere sempre facce diverse, con caratteristiche trasformiste, in cui i giovani fingono di essere un poco contro il sistema, mentre se la intendono molto bene con coloro che sguazzano nelle istituzioni.
E cosa fanno le istituzioni, che do vrebbero essere antifasciste, di questa città? Mentre sotto la Ghirlandina espongono le foto dei giovani che diedero la loro vita in nome dell’antifascismo, dall’altra parte permettono a chi si definisce apertamente fascista di utilizzare una sala pubblica per svolgere una attività di propaganda: con questa conferenza stampa intendiamo chiedere esplicitamente ai rappresentanti delle istituzioni di prendere posizione e di dire da che parte stanno. Vogliono o no difendere la costituzione come dicono?
Cosa faranno questi “nuovi fascisti”, se la cosa avrà luogo?
Si troveranno per discutere della campagna per il “mutuo sociale” inventata dalla Fiamma Tricolore (altro gruppo di sostenitori di ogni forma di razzismo e grandi sostenitori del ventennio fascista).
Di che cosa tratta il mutuo sociale?
E’ una rimasticatura di quanto dovevano fare le cooperative di costruzione quando hanno fondato il concetto di proprietà indivisa: la costruzione di case rispetto alle quali gli inquilini diventano proprietari attraverso un affitto che va a ricostituire il capitale anticipato per la costruzione, attraverso un canone decisamente più basso (spesso la metà o un terzo del canone medio). La proprietà non è tuttavia rivendibile, ma resta di pubblica utilità.
L’unica differenza è che deve intervenire un ente pubblico, la regione, lo stato, il comune ad esempio, per permettere questa attività.
In un regime come quello che stanno costruendo, le case di questo tipo saranno garantite intanto facendo una discriminazione di carattere razziale, in base alla nascita; un domani potrebbero aggiungere qualche valutazione di idoneità sociale, per poterla concedere solo ai bravi ed obbedienti lecchini del potente di turno.
E’ incredibile che a Modena si tentino di rilegittimare ideologie che hanno inviato nelle guerre coloniali i contadini locali ed i loro figli a morire per gli interessi delle classi al potere.
Mentre nelle file degli ex alleati-nazionali militano o militavano personaggi che hanno sempre flirtato con l’estrema destra cittadina, Casa Pound si presenta inizialmente in tono quasi dimesso con facce da “bravi ragazzi”; tuttavia è una organizzazione che in ogni città in cui è presente si insinua agitando tematiche sociali e politiche, ma poi non disdegna minacce, oltraggi e pestaggi: ricordiamo in particolare l’attacco al corteo studentesco di Roma in Piazza Navona il 29 ottobre 2008 e le minacce ai giornalisti Rai che mostravano le loro gesta.
D’altro canto sia a Napoli che a Reggio Emilia, per esempio, questa aggregazione non ha esitato a costruire situazioni di conflitto anche dentro le scuole medie superiori.
NOI NON CI STIAMO! E TU?
Per questo saremo presenti e invitiamo i nostri concittadini sabato 27 febbraio al presidio antifascista itinerante il cui ritrovo sarà presso il Laboratorio SCOSSA a partire dalle ore 15,00.
E cosa fanno le istituzioni, che do vrebbero essere antifasciste, di questa città? Mentre sotto la Ghirlandina espongono le foto dei giovani che diedero la loro vita in nome dell’antifascismo, dall’altra parte permettono a chi si definisce apertamente fascista di utilizzare una sala pubblica per svolgere una attività di propaganda: con questa conferenza stampa intendiamo chiedere esplicitamente ai rappresentanti delle istituzioni di prendere posizione e di dire da che parte stanno. Vogliono o no difendere la costituzione come dicono?
Cosa faranno questi “nuovi fascisti”, se la cosa avrà luogo?
Si troveranno per discutere della campagna per il “mutuo sociale” inventata dalla Fiamma Tricolore (altro gruppo di sostenitori di ogni forma di razzismo e grandi sostenitori del ventennio fascista).
Di che cosa tratta il mutuo sociale?
E’ una rimasticatura di quanto dovevano fare le cooperative di costruzione quando hanno fondato il concetto di proprietà indivisa: la costruzione di case rispetto alle quali gli inquilini diventano proprietari attraverso un affitto che va a ricostituire il capitale anticipato per la costruzione, attraverso un canone decisamente più basso (spesso la metà o un terzo del canone medio). La proprietà non è tuttavia rivendibile, ma resta di pubblica utilità.
L’unica differenza è che deve intervenire un ente pubblico, la regione, lo stato, il comune ad esempio, per permettere questa attività.
In un regime come quello che stanno costruendo, le case di questo tipo saranno garantite intanto facendo una discriminazione di carattere razziale, in base alla nascita; un domani potrebbero aggiungere qualche valutazione di idoneità sociale, per poterla concedere solo ai bravi ed obbedienti lecchini del potente di turno.
E’ incredibile che a Modena si tentino di rilegittimare ideologie che hanno inviato nelle guerre coloniali i contadini locali ed i loro figli a morire per gli interessi delle classi al potere.
Mentre nelle file degli ex alleati-nazionali militano o militavano personaggi che hanno sempre flirtato con l’estrema destra cittadina, Casa Pound si presenta inizialmente in tono quasi dimesso con facce da “bravi ragazzi”; tuttavia è una organizzazione che in ogni città in cui è presente si insinua agitando tematiche sociali e politiche, ma poi non disdegna minacce, oltraggi e pestaggi: ricordiamo in particolare l’attacco al corteo studentesco di Roma in Piazza Navona il 29 ottobre 2008 e le minacce ai giornalisti Rai che mostravano le loro gesta.
D’altro canto sia a Napoli che a Reggio Emilia, per esempio, questa aggregazione non ha esitato a costruire situazioni di conflitto anche dentro le scuole medie superiori.
NOI NON CI STIAMO! E TU?
Per questo saremo presenti e invitiamo i nostri concittadini sabato 27 febbraio al presidio antifascista itinerante il cui ritrovo sarà presso il Laboratorio SCOSSA a partire dalle ore 15,00.
Progetto Guernica