25 aprile 2009
Un giorno di ricordo e di lotta.
Sabato 25 aprile il C.ollettivo A.utonomo M.odenese ha partecipato al corteo istituzionale che tutti gli anni sfila per il centro di Modena, portando i propri contenuti e mettendo in luce le contraddizioni di ogni partito presente, in particola modo del PD.
Lo spezzone antagonista ha preso forma in fondo al corteo e si è caratterizzato per la sua radicalità, dalla solidarietà ai popoli che lottano per la libertà, a non dare nessuna agibilità politica e fisica ai fascisti a Modena e contro le politiche securitarie portate avanti dal PD. Questa radicalità nei modi e nei contenuti è stata riconosciuta all’interno del corteo e a certi soggetti che si sono giustamente colpiti, ha dato fastidio, ma persone fuori dai partiti hanno applaudito.
Al termine del corteo, durante il comizio istituzionale, il C.A.M. e tutti quelli che sono stati all’interno dello spezzone antagonista hanno attacato uno striscione a fianco del sacrario dei partigiani che recitava: " 25 aprile 45-25 aprile 09 : IL MONDO CHE VOGLIAMO ANCORA NON C’è: la LOTTA CONTINUA ". Naturalmente digos e carabinieri hanno subito intimato di staccarlo, ma la determinazione dei compagni ha fatto si che lo striscione restasse attaccato fino a quando il presidio davanti si fosse sciolto. Da notare come le forze dell’ordine non sapevano motivare il bisogno di staccare lo striscione, forse perché gli da fastidio ricordare i partigiani caduti per la libertà?
Verso mezzogiorno una cinquantina di persone hanno dato vita ad un corteo non autorizzato molto comunicativo e deciso, partito dal sacrario ai caduti fino al centro del quartiere dove ha sede il C.A.M., con una parola d’ordine in più, il DIRITTO alla CASA, terminato con l’affisione di uno striscione che recitava " LA CASA è UN DIRITTO , NO AGLI SFRATTI ",e momenti di socialità nella sede del C.A.M.
Ma la giornata non è finita qua, infatti il C.A.M. ha voluto organizzare una serie di assemblee ed una cena sociale a Villa Ombrosa, villa abbandonata da anni e occupata nel 2006 dal C.A.M. per denunciare i molti spazi vuoti lasciati da comune.
La prima assemblea si è caratterizzata per i contenuti sull’ antifascismo,visto gli ultimi sviluppi nella città di Modena, alla quale hanno partecipato varie realtà della città e molti compagni giunti da Bologna. L’’assemblea ha avuto un buon livello d’analisi sul tema neofascismo, e come assemblea si è rilanciata la necessità di continuare a presidiare il centro cittadino per impedire a Forza Nuova di fare i banchetti.
Inoltre si è sottolineato come è importante la presenza di spazi sociali occupati in città anche dal punto di vista antifascista.
La seconda assemblea si è caratterizzata sulle tematiche femminili e come prima uscita pubblica di un collettivo che si è recentemente formato all’interno del Laboratorio S.co.s.s.a., nella giornata del 25, L’ASSEMBLEA delle DONNE ha voluto riflettere su come certi meccanismi tipicamente fascisti, fatti di discriminazione, di controllo e di violenza sociale verso chi è più debole e quindi anche le donne, non siano affatto scomparsi ma invece sono presenti oggi più che mai anche se in maniera più subdola e nascosta. Si è discusso come in realtà queste forme di neo fascismo colpiscano la donna ma non solo, perchè accanto a lei ci sono tutte quelle persone che fanno più fatica a difendersi, e su tutti i migranti che vivono la precarietà e la repressione come quotidiani (abbiamo ricordato la legge Bossi-Fini e la proposta del nuovo pacchetto sicurezza che di fatto nega agli irregolari la possibilità di usufruire dei servizi sanitari). Infine come ASSEMBLEA delle DONNE abbiamo voluto rendere omaggio a tutte quelle partigiane che insieme e ugualmente ai compagni uomini hanno partecipato attivamente alla resistenza che ha sconfitto le forze nazi-fasciste e portato alla liberazione dell’italia."
La giornata si è conclusa con un bel momento di socialità tra cena sociale e dj set rock ‘n roll anni 60 70.
C.ollettivo A.utonomo M.odenese