Martedì 10 marzo,dopo la sospensione per motivi di ordine pubblico di lunedì scorso, si è svolto,al teatro Dada’ il consiglio comunale di Castelfranco E. per approvare il piano di escavazione della ghiaia nella zona di Piumazzo. L’appuntamento era per le 19.30 ma già dalle 19 i comitati popolari riempivano la sala e presidiavano in gran numero l’esterno del teatro fino a raggiungere le 600 unità. Da subito si è capito che l’obiettivo di giunta e questura era di ridurre al minimo le possibilità di protesta. Una ventina tra carabinieri e vigili presidiavano l’ingresso mentre la digos si aggirava furtivamente tra la gente. Le prime parole del consiglio sono state spese per indicare a tutti il divieto di protestare, filmare o fotografare specificando che chi non si atteneva alle direttive sarebbe stato allontanato dalla sala. Mentre si svolgevano le prime fasi del consiglio, all’esterno il C.A.M. ha simbolicamente delimitato l’area del Dada’ con del nastro bianco e rosso affiggendo dei volantini con la scritta “zona ad alto rischio di devastazione ambientale”.
Dopo un paio d’ore, all’ennesimo discorso delirante dei consiglieri tutti, ed in particolar modo dell’ assessore all’ambiente la rabbia è esplosa e la quasi totalità dei presenti è uscita unendosi al presidio esterno. Immediatamente si è aut organizzata la protesta, la gente ha alzato i cartelli e si sono formati diversi gruppi che hanno bloccato il traffico della via Emilia, per oltre un’ora, passando sulle strisce pedonali ininterrottamente. Nel frattempo il consiglio è proseguito nella sua farsa fino alle 00.15 quando si è arrivati alla votazione sul Piano Comunale. In sala sono rientrati i manifestanti dei comitati popolari ridotti a 250 circa a causa dell’ora ormai tarda, molti per sfinimento, infatti, sono rincasati. Ovviamente il consiglio ha approvato il p.i.a.e. e l’indignazione e la rabbia si sono riaccese, dapprima in sala con slogan e fischi, poi assediando le uscite del teatro. Mentre dall’entrata principale venivano pesantemente contestati i consiglieri, i compagni del C.a.m. e un gruppo di piumazzesi bloccavano con uno striscione l’uscita dal parcheggio del sindaco e della sua scorta(!!).
La militarizzazione del teatro, luogo della votazione è la dimostrazione che le istituzioni e la politica, hanno paura dei cittadini che rivendicano il diritto alla salvaguardia della propria salute e della propria terra. Questo voto, che si affianca ai voti già espressi favorevolmente al piano di escavazione della ghiaia, non fermerà la lotta che i comitati hanno messo in piedi e ribadiamo che “AD OGNI VOTO D’ APPROVAZIONE AUMENTA RABBIA E CONTESTAZIONE”.
Non un passo indietro A fianco dei comitati e insieme nella lotta
C.olletivo A.utonomo M.odenese