INIZIATIVA PER IL BLOCCO DEGLI SFRATTI : ritrovo lunedi 01/2 alle 18 in p.zza Grande
GUERNICA – SPORTELLO DEI DIRITTI
L’EMILIA ROMAGNA È TRA LE REGIONI PIÙ COLPITE DALLA CRISI
MODENA È LA CITTÀ PIÙ RICCA DELL’EMILIA ROMAGNA
MODENA È LA CAPITALE ITALIANA DEGLI EVASORI E DEGLI SFRATTI
Da decenni a Modena e in Italia non esiste una politica seria di edilizia pubblica, in grado di dare risposte alle esigenze della popolazione. Per i vecchi poveri e per i poveri in arrivo, non c’è nessuna prospettiva abitativa, alla portata della loro situazione economica, c’è solo la prospettiva di essere sfrattati per morosità, con spreco di risorse e di forza pubblica; perché la giunta invece di garantire i diritti costituzionali ai suoi cittadini, preferisce lasciare più di 7000 case vuote, piuttosto che affidarle a chi ne ha bisogno per condurre una vita almeno ai limiti della sopravvivenza.
LAVORATORI E DISOCCUPATI CON LO SPORTELLO DEI DIRITTI CHIEDONO:
AFFITTI CHE NON SUPERINO IL 25% DEL RELATIVO REDDITO FAMILIARE
REQUISIZIONE DELLE CASE VUOTE PER EMERGENZA ABITATIVA E SOCIALE
PERCORSI DI ACCOMPAGNAMENTO PER CHI PERDE IL LAVORO E LA CASA
INVESTIMENTI E MESSA A NORMA DEL PATRIMONIO DI EDILIZIA PUBBLICA
BLOCCO DEGLI SFRATTI FINO ALLA FINE DELLA CRISI
MICROCREDITO PER SPERIMENTAZIONI DI AUTOCOSTRUZIONE
AUTORISTRUTTURAZIONE E SPERIMENTAZIONE SOCIALE:
PROPOSTA DI SPERIMENTAZIONE SOCIALE
Autocostruzione/autoristrutturazione
La Giunta Comunale individua degli stabili in città e/o in campagna, rispettando i minimi di metratura per ogni nucleo familiare e li dà da ristrutturare agli inquilini che li abiteranno, sotto la supervisione di esperti e tecnici edili del comune.
Le ore lavorate vengono quantificate in ore uomo e vanno a scomputo del futuro affitto.
BIOEDILIZIA
Le ristrutturazioni saranno eseguite con materiali e tecniche di bioedilizia (naturali) e con pannelli solari evitando ulteriore urbanizzazione, creando luoghi di aggregazione e recuperando il patrimonio abitativo obsoleto del comune.
MICROCREDITO
Gli stabili restano di proprietà del patrimonio ERP, aumentando le disponibilità degli appartamenti a canone sociale. I costi saranno finanziati e coordinati dai servizi sociali; i lavori di auto-ristrutturazione e insediamento, saranno conteggiati a scomputo del canone di affitto, adeguato alla capacità di guadagno (ISEE) del singolo nucleo familiare. Questi inquilini diventano per tutta la loro vita, i legittimi affittuari di una proprietà indivisa. Gli stabili recuperati resteranno al servizio della collettività e definitivamente sottratti al mercato speculativo. Perché la casa deve essere ripensata come un diritto inalienabile e una ricchezza collettiva, non come strumento di speculazione.
SICUREZZA
Una residenza stabile e in sicurezza permette a chiunque di vivere una vita più dignitosa, come sancito dai diritti universali dell’uomo e dalla nostra carta costituzionale ma, nel caso di lavoratori stranieri, rappresenta anche la condizione necessaria per poter vivere nella legalità; per accedere ai servizi come l’istruzione e la sanità, nonché per poter essere assunti qual’ora si venga licenziati.
Per contatti: sportellodeidiritti@libero.it
Via Carteria n°50 Modena